Poker per Veneroni, primo cittadino per la quarta volta

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Dario Veneroni è di nuovo sindaco di Vimodrone. E non per la seconda volta, ma per la quarta. Con il 52,41% il dem raccoglie più del doppio dei voti del secondo arrivato: Walter Devetak (22,50%), il commerciante 61enne sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia che aveva chiesto "di cambiare a tutti i costi, anche scegliendo un altro avversario". Terza, Aurora Impiombato (Cambiamo Insieme, Progetto Vimodrone), l’avvocatessa 51enne si ferma al 21,81%, quarto Silvio Sanfilippo, 57 anni, sindacalista, che alla testa di Italexit arriva al 3,28. "Vincono l’impegno e le promesse mantenute - dice a caldo il neo promo cittadino - per tutta la campagna elettorale ho chiesto di guardare ai fatti e non alle parole. La gente sa cosa c’è dietro di noi". Veneroni ha scommesso tutto sul campo largo, una scelta aspramente criticata dagli sfidanti, "così siamo diventati un laboratorio per la Lombardia e il Paese. Gli elettori hanno capito il nostro patto con i 5Stelle e ci hanno premiati". Niente ballottaggio, dunque, nella città-giardino a due passi da Milano, l’amministrazione uscente puntava proprio a passare al primo turno. Al di là della delusione degli avversari, "ci ho creduto fino in fondo - dice Impiombato – mi sono spesa senza riserve per offrire un punto di vista diverso alla nostra comunità", la macchina amministrativa "è pronta ringranare la quarta dopo la pausa delle urne". In cima alla lista ci sono il restyling di Villa Torri e di via Roma, il recupero delle aree verdi del Parco Est delle Cave, "sulle opere si sono accumulati ritardi per il rincaro delle materie prime, - ricorda Veneroni - mentre il progetto green si inserisce nei piani di sostenibilità che stiamo portando avanti con un centro sempre più verde e la scommessa della mobilità dolce". Un programma "di ampio respiro condiviso cn le altre forze della coalizione ("Il Ponte", "Vimodrone sei tu", "Vimodrone futura") recepito dalla famiglie, ci tengo a sottolinearlo". Inclusione e sicurezza sono stati temi essenziali in queste settimane. "Una sfida emozionate", ripete il 63enne imprenditore che nei prossimi cinque anni punterà "su un welfare su misura". I problemi non mancano e lui si è annotato tutto quello che pubblico e avversari gli hanno ricordato al confronto pre-voto con gli altre tre aspiranti primi cittadini: dal deserto di servizi sanitari ai guai dei commercianti.Bar.Cal.

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