In silenzio. Si è avvalsa della facoltà di non rispondere l’ex presidente della Camera Irene Pivetti, indagata con altre cinque persone per riciclaggio e convocata ieri pomeriggio dal pm Giovanni Tarzia, titolare dell’inchiesta con al centro il gruppo Only Italia da lei presieduto e una serie di operazioni commerciali - in particolare la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo - che sarebbero servite per riciclare proventi di una maxi evasione fiscale da parte di Leonardo “Leo“ Isolani, pilota ed ex campione di Gran Turismo pure lui sotto indagine.
Lo ha reso noto il difensore dell’ex senatrice, l’avvocato Mirko Palumbo, che ieri ha anche depositato al Tribunale del riesame una richiesta di dissequestro dei documenti raccolti dalla Guardia di Finanza martedì scorso durante le perquisizioni avvenute tra l’altro sia nell’abitazione milanesi dell’ex parlamentare leghista, in zona Porta Venezia, sia nelle sedi di sue società.
Pivetti "si avvarrà della facoltà di non rispondere - aveva anticipato il legale - non perché non vuole chiarire nel più breve tempo possibile la sua estraneità alle accuse, ma per la ragione contraria: l’ipotesi accusatoria formulata sinteticamente nel decreto di perquisizione è talmente distante dalla realtà così come vissuta dall’onorevole Pivetti che si impone quanto meno una attenta disamina dei documenti acquisiti dagli investigatori".
L’ex parlamentare, sarebbe questa la sua versione, avrebbe solo fatto da tramite tra il cinese Zhou Xi Jiang, titolare del gruppo Dahoe e suo cliente, e Isolani per l’acquisto delle attrezzature, sito marchio e auto. Secondo la Procura, la presunta evasione fiscale da parte di Isolani presupposto dell’ipotesi di riciclaggio ammonterebbe a 549 mila euro.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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