Peschiera, smantellata una base di spaccio tra i campi del Parco Sud

Due pusher davano appuntamento ai clienti alla Cascina Deserta, uno di loro è stato arrestato al Carengione dopo un inseguimento tra i campi

Controlli antidroga della Polizia locale

Controlli antidroga della Polizia locale

 

Peschiera Borromeo, 10 aprile 2020 – Smantellata una base di spaccio nelle campagne del Parco Sud. Una brillante operazione della polizia locale ha portato gli agenti sulle tracce di due pusher marocchini: uno è riuscito a fuggire, l’altro è stato arrestato all’Oasi del Carengione dopo un inseguimento corpo a corpo tra le campagne peschieresi.

L’operazione è stata messa a segno ieri pomeriggio, al culmine di un’indagine impegnativa svolta a colpi di intercettazioni e appostamenti in borghese. I due spacciatori avevano organizzato un mercato a cielo aperto sul terreno della Cascina Deserta, da sempre terra di illegalità in mano ai Rapisarda e dove un tempo – prima dell’esproprio – pare siano stati nascosti importanti latitanti mafiosi. Gli spacciatori, entrambi trentenni, davano appuntamento ai clienti davanti al cancello della Deserta. Gli acquirenti arrivavano in macchina sulla provinciale Mirazzano-Vimodrone dalla zona di San Bovio, accostavano in curva e rapidamente i due marocchini scambiavano dosi e denaro attraverso l’inferriata, mentre loro si sentivano al sicuro, protetti dietro al cancello.

Attirati dal via vai sospetto di auto su una strada isolata, la sp 160, gli agenti hanno scoperto il giro di spaccio nello stesso punto in cui l’anno scorso erano stati scoperti altri spacciatori. Ieri pomeriggio è scattata l’operazione, che ha coinvolto due agent i motociclisti e due pattuglie in auto. Alla vista delle sirene, i due pusher sono scappati a piedi tra le campagne della zona, isolate. Sono stati i centauri in divisa a inseguire i due fuggitivi tra i sentieri di campagna, è stato un inseguimento palmo a palmo, tra i campi agricoli appena arati e le zone boschive.

Uno dei due criminali è stato fermato, si era infilato nell’Oasi del Carengione dove pensava di potersi nascondere tra gli alberi e la vegetazione della zona umida che, però, è stata da poco smantellata da drastici lavori di manutenzione che hanno letteralmente smantellato la zona boschiva. Lasciando il pusher senza scampo. L’uomo – un 30enne di origine marocchina, con diversi precedenti penali e con un provvedimento di espulsione a suo carico – aveva indosso un bilancino elettronico, usato per confezionare le dosi sul momento e in base alla richiesta dei clienti, oltre ai soldi in contanti frutto della vendita. È ancora latitante il suo complice, che è fuggito con la droga. Ma le ricerche continuano.

L’operazione ha attirato l’attenzione di decine di camminatori che, ieri pomeriggio, si trovavano nella zona del Carengione e hanno assistito alla corsa delle due auto sulle stradine di campagna, che nell’inseguimento hanno sollevato nuvole di polvere, e lo sbarramento dell’Oasi in attesa del recupero del fuggitivo.

 

 

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