"Pensate senpre che potete fare la differenza Ciascuno di voi può dare un piccolo contributo"

Il Comune di residenza dell’alunno deve garantire un numero di ore di sostegno ma molti non lo fanno

Cos’è l’autismo?

"È un modo diverso di vedere e percepire le cose. Non esiste l’autismo ma gli autismi, ci sono ragazzi diversi tra di loro per capacità, intelletto, autonomie. È come se ognuno avesse un sistema operativo diverso, diverso ma non sbagliato"

Come hai reagito quando hai scoperto che tuo figlio era autistico?

"Sono svenuto, stavo malissimo perché quando ti danno quella diagnosi sai che ti si aprirà un mondo di difficoltà personali ma anche legate all’ambiente esterno che non è capace di essere inclusivo".

Cosa pensi sia necessario per i ragazzi autistici a scuola?

"Un clima sereno, compagni di classe attenti e disponibili, insegnanti formati, docenti di sostegno specializzati e dal primo giorno di scuola, educatori specializzati designati per l’alunno che si occupano delle sue abilità sociali, del rapporto con gli altri e con il mondo esterno".

Chi deve garantire l’educatore?

"Il Comune di residenza dell’alunno che ha l’obbligo di garantire il numero di ore indicate nel Pei".

Perché hai realizzato il progetto di PizzAut?

"Perché il futuro per i ragazzi autistici non esiste al massimo possono finire parcheggiati in un centro, per cui ho deciso di costruire un percorso di lavoro vero, qualcosa che prima non esisteva".

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