Parcheggio di via Boifava, proroga di 15 giorni

Il parcheggio di via Boifava a Milano rimane aperto grazie a una proroga di 15 giorni da parte di Aler. La situazione è ancora incerta a causa di questioni contrattuali e di proprietà.

Parcheggio di via Boifava, proroga di 15 giorni

Parcheggio di via Boifava, proroga di 15 giorni

Il parcheggio resterà aperto e i dieci dipendenti conserveranno il proprio lavoro, almeno per ora. Parliamo del parcheggio di via Boifava che ha aperto 47 anni fa, quando venne inaugurata la Standa con tanto di silos annesso per i clienti del supermercato. Siamo nel quartiere Chiesa Rossa, periferia sud della città. Il silos è di proprietà dell’Aler, così come la limitrofa torre e la struttura che fino a poche settimane fa ospitava Carrefour e Aumai, ormai chiuse perché il supermercato Carrefour ha deciso di non rinnovare il contratto con Aler. Una decisione che sembrava dover avere una conseguenza immediata e negativa anche per il parcheggio, in subaffitto proprio da Carrefour. Al gestore del parcheggio era stato detto che avrebbe dovuto lasciare libera lo spazio entro ieri. Ma così non è andata. Dopo la presa di posizione del Municipio 5 e l’articolo del Giorno, infatti, qualcosa è cambiato. A quanto si apprende, Aler ha concesso al parcheggio una proroga di 15 giorni. Niente sfratto immediato. Non una soluzione definitiva, ma la speranza che si possa trovare il modo per far continuare la sua attività al silos, in cui sono parcheggiate anche tante auto di residenti del quartiere Chiesa Rossa, a cui era stato già detto che avrebbero dovuto togliere le proprie macchina dal parcheggio. Sino allo spiraglio emerso nelle ore precedenti alla scadenza fissata da Carrefour, a cui Aler ha intimato di liberare tutti gli spazi dati in affitto (ormai scaduto).

Inizialmente sembrava che il motivo dello “sfratto“ riguardasse i problemi strutturali del silos, ma poco dopo si è capito che il vero motivo che spingeva Aler a ordinare la chiusura della struttura era quello contrattuale. Tant’è.

Il nodo per arrivare a una riqualificazione dell’intera proprietà di Aler, però, resta la trattativa per far passare il diritto di superficie da Comune ad Aler, in modo da consentire a quest’ultima di avviare i lavori di ristrutturazione della torre, per i quali i fondi sono stati stanziati. L’intesa non è stata ancora raggiunta perché il Comune non intende dare un colpo di spugna sul passato. Ma senza accordo Aler-Comune, niente lavori e futuro incerto per l’immobile.

M.Min.