LAURA LANA
Cronaca

Paderno, aumentano le truffe agli anziani: alla porta si spacciano per carabinieri o medici

"Suo nipote è stato portato in caserma e dovete pagare una cauzione". Oppure "Dobbiamo cambiare il piano terapeutico". Sono questi gli escamotage più usati per estorcere denaro alle vittime

truffe anziani per correggio

Truffe agli anziani

Paderno Dugnano (Milano), 23 ottobre 2024 – “Buongiorno, suo nipote è stato portato in caserma. Qualcuno può venire?”. Il finto maresciallo dei carabinieri bussa al campanello. Solitamente, a seguirlo è un anziano: la moglie resta a casa e lui viene portato e poi lasciato dal malvivente nel posteggio della Tenenza cittadina.

La donna, poco dopo, riceverà la visita di un altro militare, complice del primo. “Mi manda il collega che è già stato qui: per rilasciare suo nipote serve una somma per pagare la cauzione. Suo marito ha detto che non ha dietro i soldi e di venire da lei”. La vittima, ignara di tutto e presa dallo spavento, paga e la truffa si conclude.

È la nuova frontiera delle truffe agli anziani, che in questo periodo stanno registrando un aumento sul territorio di Paderno Dugnano, tanto da spingere anche la sindaca Anna Varisco a pubblicare un video di consigli utili. “Nessuna forza dell’ordine vi chiederà mai soldi né tantomeno dell’oro. Se ricevete queste visite, cercate di verificare se sia vero. Intanto, guardate dalla finestra per controllare se posteggiata ci sia davvero un’auto istituzionale dei carabinieri – dice la sindaca –. E poi chiamate subito la polizia locale: in questo modo parte la segnalazione”.

Tra i nuovi trucchetti usati dai banditi, c’è anche quello di fingersi un medico, magari della Clinica San Carlo o dello studio dove abitualmente si recano le vittime prescelte. In questo caso, agli anziani vengono proposti nuovi servizi, come visite a domicilio o pacchetti innovativi di analisi. “Siamo venuti per rivedere il suo piano terapeutico”, l’altra scusa usata per estorcere denaro agli over. “Contattate la clinica, il vostro medico di base oppure sempre le forze dell’ordine”.