Opposizione all’attacco del presidente della Castanese

"Lotta alla mafia cavallo di battaglia del sindaco". Ma è bagarre dopo l’arresto dell’allenatore Molluso

Botta e risposta fra il centrodestra cittadino e il presidente della Castanese, squadra che milita in serie D e che qualche settimana fa era finita sotto i riflettori per l’arresto del suo allenatore Marco Molluso. Un post pubblicato su Facebook dal centrodestra cittadino ha scatenato un putiferio dopo che la minoranza ha attaccato il presidente della Castanese e allo stesso tempo l’amministrazione comunale. Questo il post incriminato: "Il sindaco di Castano Primo nonché candidato del Pd alle prossime elezioni regionali sale su un classico cavallo di battaglia della sinistra: la lotta alla mafia. Ci dispiace, ma per Giuseppe Pignatiello questo non può essere un cavallo di battaglia. Non più tardi di un mese fa l’allenatore della prima squadra della Gs Castanese è stato arrestato per mafia. Il presidente della Castanese siede in Consiglio comunale tra i banchi della maggioranza. Ci domandiamo: Giuseppe Pignatiello, grande frequentatore degli spogliatoi della Castanese dopo le vittorie, e il suo presidente, non si sono mai fatti domande sui personaggi che giravano attorno alla società?".

La replica della società Castanese, non si è fatta attendere: "Marco Molluso, in quanto allenatore di calcio riconosciuto dalla Figc e in possesso di regolare patentino Uefa B è stato scelto, fra i tanti aspiranti, per allenare la prima squadra. Il 20 dicembre 2022, appresa la notizia dell’avvio di indagini a suo carico, la Castanese ha provveduto il giorno stesso a esonerarlo. Nessuna omessa vigilanza può essere in alcun modo imputata agli organi societari". Ch.S.

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