Operai morti di amianto alla Breda-Ansaldo I giudici riconvocano gli esperti della Procura

È ripreso dopo la pausa per l’emergenza sanitaria il processo sui morti di amianto della Breda TermomeccanicaAnsaldo.

In primo grado gli ex manager, imputati di omicidio colposo, erano stati assolti dal giudice Simone Luerti della IX sezione penale del Tribunale di Milano, con la formula "il fatto non sussiste" insieme a "non aver commesso il fatto". Un’assoluzione che aveva indignato il Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro nel territorio.

Lo scorso anno si era così aperto il processo d’Appello contro i dirigenti, accusati della morte di 12 lavoratori per mesotelioma. "I legali dei dirigenti imputati e i responsabili civili di Finmeccanica e Ansaldo hanno difeso i loro assistiti e le aziende, contestando le motivazioni presentate nel processo d’Appello dal pm Nicola Balice e i documenti presentati dal nostro avvocato Laura Mara nella scorsa udienza prima dell’interruzione per Covid", spiega il portavoce del comitato Michele Michelino. La difesa ha contestato anche i due consulenti della Procura. Così la parola ripasserà agli esperti di medicina del lavoro.

"Dopo una sospensione di circa un’ora in camera di consiglio, i tre giudici sono tornati in aula leggendo un’ordinanza che richiama i consulenti del pm, Luciano Riboldi e Enrico Oddone, specializzati in medicina del lavoro, per un nuovo esame davanti ai giudici". Nuova udienza il 13 ottobre.La.La.

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