MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Tutor sulla Val Tidone: a Opera raccolti altri cento ricorsi

Le “vittime“ stanno firmando le deleghe per la causa collettiva anti-multe

La raccolta di firme per l'azione legale

Opera (Milano), 19 dicembre 2020 - In attesa che le associazioni di consumatori diano vita alla class action contro Città Metropolitana per le multe dei tutor sulla Val Tidone – ma i costi appaiono salati, circa 130 euro a persona – ieri “All’Opera“, gruppo consiliare guidato da Pino Pozzoli, dalle parole è passato ai fatti raccogliendo adesioni per la causa collettiva. Pozzoli, accompagnato dall’avvocato Chiara Valcepina che opera pro bono, ha raccolto circa cento adesioni, da aggiungere alle altrettante ricevute in precedenza, di “vittime“ dei tutor installati lungo la Val Tidone, nel territorio di Opera.

Anche oggi in un bar del centro sono attesi altri clienti multati per la firma del mandato ad agire in sede lega le. In totale sa rebbero oltre ventimila i verbali piovuti sui cittadini del Sud Milano. Tartassati i residenti di Opera, Pieve, Basiglio, Carpiano, Locate, Lacchiarella, Binasco e altri Comuni come Siziano, Vidigulfo, Landriano, Lardirago, Torrevecchia Pia e San Genesio, nel Pavese.

Qualcuno si è visto recapitare fino a 29 verbali per la stessa infrazione: 100 euro di multa e 3 punti tolti dalla patente. Assordante il silenzio di Città Metropolitana, che ai cittadini che hanno chiesto spiegazioni si è limitata a rispondere in maniera evasiva. La protesta riguarda la comunicazione effettuata dall’ex Provincia e riportata dai Comuni di Locate, Opera e altri che annunciava l’accensione dei tutor dalle 22 alle 5 del mattino, senza segnalarne il funzionamento anche di giorno.

«Non sappiamo se giuridicamente sia rilevante o meno il fatto che Città Metropolitana abbia diffuso una comunicazione errata – spiega Pino Pozzoli – Certamente è stato un comportamento fuorviante, e appare palese che la segnaletica non fosse conforme. Stiamo lanciando il cuore oltre l’ostacolo con quasi 200 verbali raccolti per il ricorso cumulativo. Oggi e domani raccogliamo altre firme per le procure, togliendo tempo agli affetti e al lavoro per una questione di principio. Comunicazioni sbagliate di Città Metropolitana e dei singoli Comuni hanno indotto in errore migliaia di pendolari. Chiediamo che Città Metropolitana ritiri in autotutela le contravvenzioni o siamo pronti a rivolgerci al tribunale".