"Non si sa ancora che stadio ci sarà. Ridicolo"

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"Un dibattito farlocco per uno stadio ancora da inventare". Così scrive in una nota Luigi Corbani, del comitato Sì Meazza. "Il Comune – sottolinea – avvia un “dibattito pubblico”, che sia per i contenuti che per i tempi, conferma la sua natura di presa in giro dei cittadini: 900 pagine di documenti messi a disposizione lunedì 19 settembre e altre 130 pagine pubblicate il 26. E si vuole chiudere tutto con una fretta sospetta: entro il 18 novembre, quando la Commissione nazionale per il dibattito pubblico (Cndp) parla di quattro mesi, estensibili a sei mesi".

Cosa pensa della proposta presentata?

"Non si sa ancora che stadio ci sarà. È ridicolo. Quello che è certo è che si vuole una operazione immobiliare con quasi 100mila metri quadri di uffici, centri commerciali, centri congressi, più 122mila metri quadri di parcheggi sotterranei. Non si prende in considerazione nessuna altra ipotesi, in primo luogo quella di mantenere e ammodernare il Meazza".

Che cosa propone?

"Noi riteniamo che la strada più trasparente e più vantaggiosa

per il Comune e per le casse comunali sia quella di un concorso internazionale, aperto, per l’ammodernamento del Meazza, per la sistemazione dell’area esterna e per la gestione. Si fa finta di nulla per l’impegno preso con Scaroni e con Antonello. E poi non ci sono oneri di urbanizzazione per il risanamento delle case popolari di san Siro, tutti gli oneri vengono spesi sull’area. Ancora: il verde profondopermeabile diminuirà. Noi chiediamo anche trasparenza sui conti di San Siro e delle società dalla proprietà incerta. E non abbiamo ancora visto i conti del Comune sui ricavi dal 2000 ad oggi per la concessione dello Stadio Meazza, e mancano i dati sul valore patrimoniale dello stadio stesso.

Perché è contrario alla demolizione di San Siro ?

"Perché lo vogliono i manager dei due fondi stranieri. Si demolisce un bene pubblico perché “poco conforme” alle necessità operative e manageriali delle società. E cosa vorrebbero fare a Milano? Uno stadio, brutto, anonimo, senza anima, con meno posti del Meazza; peraltro nel 2025 si compiranno i settant’anni del secondo anello e cadrà sotto tutela come bene storico, culturale e ambientale".

Red.Mil.

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