"Non buttiamo il lavoro di questi mesi per un brindisi in compagnia"

I medici di base delle Groane chiedono alle famiglie di rispettare la nuova stretta anti-contagio durante le festività natalizie

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È dietro l’angolo l’avvio delle nuove restrizioni contro il contagio: l’Italia sarà zona rossa per tutti i festivi e prefestivi dal 24 dicembre e fino alla Befana del 6 gennaio. Ed è in queste ore che arriva, più accorato che mai, l’appello dei 50 medici di base in prima linea a Bollate, Cesate, Garbagnate, Novate e Senago uniti nella cooperativa Salute Groane. "Passiamo le giornate ad ascoltare e dare consigli a pazienti con sintomi sospetti per infezione, a monitorare i parametri vitali dei positivi a domicilio che riusciamo a trattare a casa evitando loro il ricovero ospedaliero - spiega Mario Marone, medico di base a Garbagnate Milanese e presidente del sodalizio -. Molto del nostro tempo è speso a combattere con portali spesso mal funzionanti, a calcolare e registrare quarantene e isolamenti. Anche la campagna di vaccinazione antinfluenzale è stata un duro banco di prova che ci ha visto impegnati già da luglio nelle fasi organizzative per arrivare alla metà di dicembre con pazienti che non riusciamo a vaccinare per dosi insufficienti. Abbiamo sempre combattuto e stiamo tuttora combattendo, perché la fine della pandemia è ancora lontana". "Purtroppo le festività potrebbero essere un’occasione di diffusione del contagio e di peggioramento della pandemia: bisogna prestare la massima attenzione a tutte le norme di protezione individuale e di distanziamento sociale - il monito dei medici -. Non ignoriamo tutto quello che l’esperienza in questi mesi ci ha insegnato, non vanifichiamo tanto impegno, non dimentichiamo tutti i morti per un panettone o un bicchiere di spumante in compagnia".

Monica Guerci

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