Un romanzo che, attraverso la trasposizione letteraria, vuole spingere a riflettere su un fenomeno, l’estremismo di destra, che può assumere contorni preoccupanti. Trae spunto dal reportage televisivo Lago Nero, trasmesso sul canale La7, l’omonimo libro di Gino Marchitelli, giallista di San Giuliano che con la sua ultima opera cerca d’indagare alcuni aspetti del neonazismo e neofascismo, con particolare riferimento alla zona del lago Maggiore. Il libro, fresco di stampa, è il 19esimo prodotto dal fecondo autore sangiulianese, che sostiene la pubblicazione dei propri gialli anche attraverso iniziative di crowdfunding. Dalla pedofilia alle infiltrazioni mafiose nei cantieri dell’edilizia, più di una volta i romanzi di Marchitelli hanno assunto connotati di denuncia sociale. Ed è così anche per quest’ultimo romanzo, nel quale gli aspetti storici e sociologici s’intrecciano con un’inquietante trama noir. Classe 1959, un passato a rivendicare i diritti dei lavoratori sulle piattaforme petrolifere, Marchitelli ha pubblicato il suo primo romanzo, Morte nel trullo, nel 2012. Da allora ha prodotto la media di un libro all’anno. Marchitelli è anche ideatore della rassegna letteraria Maggio in Giallo, diventata un appuntamento fisso. Un format che è stato preso a modello per analoghe iniziative, in diverse località d’Italia.
A. Z.