Riapertura dei Navigli, da maggio la consultazione

Il sindaco Giuseppe Sala vuole avere il parere definitivo dei milanesi e dei city users a settembre e, in caso di «sì», avviare l’iter progettuale

Navigli

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Milano, 14 aprile 2018 - Progetto di riapertura dei Navigli, la consultazione pubblico partirà entro maggio e durerà tre mesi. Il sindaco Giuseppe Sala vuole avere il parere definitivo dei milanesi e dei city users a settembre e, in caso di «sì», avviare l’iter progettuale e puntare sull’apertura del primo cantiere nel 2020. Ieri mattina la Giunta comunale ha recepito l’ordine del giorno approvato lo scorso 26 maggio dal Consiglio comunale, un documento che chiedeva all’esecutivo di Palazzo Marino di avviare una consultazione pubblica trasparente con il modello del «débat public» alla francese. Un obiettivo che è stato al centro dell’incontro che ieri pomeriggio ha coinvolto anche i membri del Comitato scientifico sul progetto di riapertura dei Navigli presieduto dall’architetto Antonello Boatti.

La settimana prossima si riunirà il tavolo di regia sul débat public che coinvolgerà tre assessori: Lorenzo Lipparini (Partecipazione), Marco Granelli (Ambiente) e Pierfrancesco Maran (Urbanistica), oltre al gabinetto del sindaco che curerà la comunicazione. Il gruppo di lavoro preparerà il «dossier sulla consultazione», pronto entro i primi di maggio. I milanesi, dai 16 anni in su, anche pendolari, saranno chiamati a esprimere il proprio parere con strumenti diversi: sito Internet ad hoc e incontri pubblici in cui il progetto sarà illustrato nei dettagli. I pareri saranno raccolti sia tramite Internet sia tramite moduli cartacei.

L’assessore Lipparini sottolinea: «Non vogliamo fare un’operazione che coinvolga solo gli esperti di ingegneria o i nostalgici dei vecchi Navigli. No, l’operazione del Comune si inserisce nella ridefinizione del futuro strategico di Milano come città della sostenibilità e dell’innovazione. Il progetto di riapertura dei Navigli deve essere calato all’interno di tutte le politiche comunali su riduzione del traffico, efficientamento energetico e valorizzazione delle aree agricole alle porte di Milano e dell’area vasta metropolitana. Il progetto Navigli non riguarderà solo il Municipio 1. Questo deve essere ben chiaro ai milanesi».

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