Movida violenta, i raid ripresi dalle telecamere. Ecco i filmati

Da Gae Aulenti a viale Pasubio, il film dei blitz di domenica notte. E spuntano due aggressioni in via della Liberazione e corso Como

Il ragazzo che ha ferito un diciannovenne davanti all’Hollywood alle 4.25

Il ragazzo che ha ferito un diciannovenne davanti all’Hollywood alle 4.25

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Milano, 22 febbraio 2022 - Sessantasette secondi . Un collage da analizzare con estrema attenzione per dare un nome e un volto ai componenti delle bande entrate in azione in corso Como e dintorni nella notte tra sabato e domenica. I fotogrammi, che immortalano quattro aggressioni avvenute tra le 3.25 e le 4.35 di due giorni fa, sono stati diffusi ieri pomeriggio dai carabinieri del Comando provinciale, d’intesa con la Procura, "al fine di poter raccogliere elementi utili alle indagini – fanno sapere da via Moscova – e di poter eventualmente concorrere all’individuazione dei responsabili". In sintesi: l’obiettivo è far sì che il video raggiunga il maggior numero di persone possibile, nella speranza che dall’ampia condivisione possa arrivare qualche indicazione per l’inchiesta condotta dai militari di Compagnia Duomo e Nucleo investigativo.

Le immagini, in buona parte riprese da occhi elettronici installati a diversi metri di distanza (solo uno di quelli del Comune è risultato finora efficace), non offrono purtroppo profili nitidi né tracce chiare da seguire, ma non è escluso che qualcuno possa riconoscere un indumento di un ragazzo magari notato in un bar o incrociato per strada e che il dettaglio possa portare ad approfondimenti su luoghi finora non presi in considerazione.

Senza dimenticare un’altra questione, non di secondaria importanza se parliamo di percezione della sicurezza e impatto che i video possono avere sull’opinione pubblica (come dimostrato ad esempio da alcuni seguitissimi profili social): guardando la registrazione di un minuto e sette secondi e fatta salva la premessa che si tratta in ogni caso di blitz gravissimi, si percepisce che non si è trattato di azioni mirate a provocare danni letali alle vittime quanto di assalti in alcuni casi legati a discussioni nate e degenerate per futili motivi (con l’alcol a fare da accelerante) e in altri direttamente connessi a tentativi di rapina di gruppo.

L’aggressione alle 3.25 di domenica in via Fratelli Castiglioni
L’aggressione alle 3.25 di domenica in via Fratelli Castiglioni

Il primo episodio va in scena alle 3.25 in via Fratelli Castiglioni, la strada che gira attorno al cuore dello skyline di Porta Nuova: lì un ventenne brianzolo, che si trova in compagnia di tre amici, viene avvicinato da cinque ragazzi che descriverà come nordafricani; ne nasce un alterco dal nulla, fino a quando uno del branco tira fuori un coltello e sferra un fendente alla gamba destra di A.B., al Niguarda per fortuna in condizioni non preoccupanti. Passano tre minuti, e poco lontano, la stessa banda (almeno questa è l’ipotesi investigativa in attesa di conferma) prende di mira un diciottenne, ferito lievemente e derubato del cellulare.

Una delle vittime della prima gang si accorge di essere stata ferita
Una delle vittime della prima gang si accorge di essere stata ferita

Un’ora dopo , la scena si sposta in corso Como, davanti all’ingresso della discoteca Hollywood: il diciannovenne bergamasco M.R. viene colpito in maniera superficiale al torace e al braccio destro dalla lama impugnata da un giovane. Motivo? Pure in questo caso, l’espressione "discussione per futili motivi" è buona per descrivere un raid sostanzialmente senza un perché. E veniamo all’ultimo dei quattro casi finiti sotto la lente, avvenuto alle 4.35. Cinque giovanissimi italo-filippini, il più piccolo di 14 anni e il più grande di 20, vengono accerchiati in viale Pasubio, tra piazza XXV Aprile e la Fondazione Feltrinelli, da una decina di nordafricani: il ventenne viene derubato di i-Phone 11 e 50 euro, mentre al quattordicenne viene strappato un borsello contenente il portafogli, la tessera Atm e un i-Phone 12. Finita? No, perché a colpo concluso uno della banda accoltella al gluteo sinistro un quindicenne; poi la fuga in direzione Arena Civica. Segni particolari: uno degli aggressori indossava una tuta rossa marca Adidas, altri due una felpa bianca. Non è tutto.

La banda che ha colpito due volte in tre minuti in piazza Gae Aulent
La banda che ha colpito due volte in tre minuti in piazza Gae Aulent

Quella stessa notte, risulta al Giorno , ci sono stati altri due raid. Alle 2.45, un ventiduenne (poi trasportato in codice verde al Niguarda) ha chiesto aiuto ai carabinieri del Radiomobile all’incrocio tra via Gioia e viale della Liberazione, raccontando di essere stato accerchiato, pestato e derubato di 20 euro da quindici giovani stranieri, mentre un amico è riuscito a divincolarsi e a scappare. Nelle stesse ore, alcuni passanti hanno segnalato ai militari che una diciannovenne era appena stata aggredita da quattro-cinque ragazzi, spintonata, schiaffeggiata e rapinata della borsetta con cellulare e documenti.  

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