Il ministro Cartabia a Milano: "In 5 anni dimezzeremo i tempi delle sentenze"

Il ministro ha presentato il suo programma a Palazzo di Giustizia, da qui è partito il viaggio nei distretti delle Corti d’appello

Il ministro Cartabia

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Milano - Il tema urgente delle riforme sui tempi dei processi e i quattro mesi di lavoro serrato che cambieranno il volto della giustizia: ha parlato soprattutto di questo, il ministro Marta Cartabia intervenendo a Palazzo di Giustizia per presentare l’"ufficio del processo" e iniziare così il suo "viaggio" nei distretti delle corti d’appello. "Gli obiettivi sono davvero impegnativi - ha aggiunto- in 5 anni dobbiamo abbattere del 25% i tempi dei procedimenti penali rispetto al 2019 e dobbiamo abbattere del 40% i tempi di definizione del processo civile". E ancora: "Le riforme del processo civile, a volte ingiustamente sottovalutate, sono già state licenziate dal governo e sono ora incardinate al Senato". Gli emendamenti al disegno di legge delega sul processo penale "a breve saranno all’attenzione del consiglio dei ministri dopo intense settimane di sintesi politica. Si tratta di una riforma molto profonda - ha aggiunto - che va a incidere su punti nevralgici della procedura penale". Il ministro ha riconosciuto efficienza al distretto giudiziario di Milano "è tra gli esempi virtuosi sotto il profilo delle pendenze e dei tempi dei processi e anche dai dati più recenti si conferma che "Milano è una eccellenza", ha spiegato Cartabia rivolta ai vertici degli uffici giudiziari milanesi presenti in aula magna.

Tra gli argomenti toccati, anche l’emergenza sicurezza a palazzo. Lo stesso "Palazzo" come edificio "reclama importanti opere di ammodernamento e messa in sicurezza. Nel Pnrr non ci siamo dimenticati dei disagi per il grave incendio dell’anno scorso e del noto caso della caduta dalle scale dell’avvocato rimasto paralizzato". Per la sicurezza sono già stati stanziati 43 milioni. E poi, per rendere l’idea della frenesia del lavoro, il paragone con i cantieri del ponte di Genova. "Non dimentichiamo il ponte di Genova ricostruito in due anni con un cantiere che ha lavorato giorno e notte anche in piena pandemia, noi siamo chiamati a costruire il nostro ponte di Genova della giustizia".

Il ministro ha parlato davanti ai vertici degli uffici giudiziari milanesi, presente in sala, tra gli altri, anche il procuratore Francesco Greco, in un Palagiustizia scosso in queste settimane dal caso Eni-Nigeria e da quello sui verbali di Piero Amara, vicende su cui sta indagando la Procura di Brescia e su cui anche il ministero ha avviato un’indagine amministrativa, mentre il Consiglio superiore della magistratura sta compiendo accertamenti. "Siamo molto felici come avvocatura del riconoscimento da parte del Ministro Cartabia dell’eccellenza rappresentata da Milano anche in questa fase molto difficile. Qui la cooperazione tra magistratura ed avvocatura costituisce una consolidata tradizione".

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