Alla vigilia del Pride Milano dedica un giardino all'attivista gay Harvey Milk

Fu il primo rappresentante omosex eletto in una delle maggiori città degli Stati Uniti ma venne assassinato nel 1978 da un collega. il parco in piazza 6 febbraio

Luca Paladini dei Sentinelli con presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi

Luca Paladini dei Sentinelli con presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi

Milano - Milano intitola un giardino ad Harvey Milk, politico e attivista americano che si è battuto per i diritti delle persone omosessuali e che è stato assassinato nel 1978 a San Francisco. A lui verrà intitolato domani, il giorno prima della parata del Pride, il giardino di piazza Sei febbraio. Harvey Milk viene eletto consigliere comunale a San Francisco nel 1977, risultando così il primo rappresentante eletto di una delle maggiori città degli Stati Uniti ad essere apertamente gay.

 Il 27 novembre 1978, in un ufficio del municipio, viene assassinato con cinque colpi di pistola sparati dall’ex collega Dan White che si era dimesso pochi giorni prima. Insieme a Milk viene ucciso George Moscone, il sindaco Democratico di San Francisco, con il quale pochi mesi prima Milk aveva approvato quella che all’epoca fu la più completa legge comunale contro le discriminazioni. Milk è diventato nel tempo un simbolo delle battaglie per i diritti civili, e in particolare del movimento per i diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. 

Nel 2009, proprio per il suo contributo al movimento per i diritti civili, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama gli ha conferito (alla memoria) la massima onorificenza civile, la Presidential Medal of Freedom (Medaglia Presidenziale della Libertà). Oggi nel cuore di Castro, quartiere di San Francisco, c’è Harvey Milk Plaza, dove sventola una bandiera arcobaleno, simbolo della comunità Lgbt, che ha una storia strettamente legata a quella di Milk. 

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