Metropolitana rossa bloccata: giù dal treno, in bus tra le proteste

Mattinata di disagi per un guasto a Duomo, la rabbia dei passeggeri

Passeggeri in attesa del bus in piazza Cordusio

Passeggeri in attesa del bus in piazza Cordusio

Milano, 11 dicembre 2018 - C'è chi ha impiegato venti minuti per percorrere due fermate. Chi ha dovuto cercare mezzi alternativi per raggiungere l’ospedale in cui i dottori lo aspettavano per una visita. E tra i passeggeri che ieri mattina si sono trovati sulla metropolitana rossa, prima ferma tra le stazioni di Pagano e Lima e poi «a rallentatore», parole dei viaggiatori incrociati sulle banchine, incontriamo pure un gruppo che ha perso un’udienza in Tribunale.

Mattinata di disagi, insomma. Colpa di un guasto alla stazione Duomo che ha reso necessario un intervento di manutenzione a un binario: circolazione sospesa tra le 9.40 e le 10 circa, poi rallentamenti. Sulla tratta interrotta, il servizio è stato comunque garantito con 30 bus sostitutivi messi a disposizione da Atm. Ma tra la calca di persone e i nervi a fior di pelle, tanti hanno dovuto ingegnarsi per arrivare a destinazione. «E il lunedì non poteva cominciare peggio», uno sfogo tra le frasi carpite. «Abbiamo preso la metropolitana alle 9.15 a Molino Dorino e siamo arrivate all’ospedale Pini alle 11», racconta Angela Sia, che ha accompagnato a una visita la mamma Rosina, di 81 anni, con difficoltà di deambulazione. «Siamo dovute scendere a Pagano, in mezzo a una folla di altri viaggiatori. Abbiamo quindi camminato un po’ e siamo salite su un autobus, poi da Cordusio abbiamo camminato ancora fino a raggiungere la stazione Duomo. Alla fine siamo riuscite a prendere il metrò giallo per approdare a Crocetta. Una fatica».

Odissea pure per Marco Carlucci, Antonella Galli e Inas Ali, che dal capolinea Bisceglie hanno visto la fermata Duomo come un miraggio. «Avevamo un’udienza in Tribunale e siamo dovuti scendere a Wagner. Poi speravamo di cavarcela salendo su un tram. Ma il Tribunale lo abbiamo raggiunto a udienza conclusa... Tra una cosa e l’altra abbiamo passato due ore sui mezzi pubblici». Francesco Greco sorride perché «io – rivela – ho l’abitudine di partire sempre in anticipo. Non si sa mai, qualche imprevisto può sempre capitare. E infatti stamattina (ieri mattina ndr) è capitato: sono salito sul metrò rosso a Bande Nere ma il treno si fermava a ogni stazione, andava a rallentatore. L’ho preso poco dopo le 10 e sono arrivato in Duomo alle 10.50. Troppo tempo». Una viaggiatrice che chiede l’anonimato non risparmia critiche: «Ogni settimana capita qualcosa. Io ricordo ancora il 15 novembre, giorno della frenata brusca a Uruguay: l’ho scampata per un soffio, solo perché per un caso non ero salita su quel treno». Gli animi dei passeggeri si sono calmati solo dopo che la circolazione lungo la linea della metropolitana rossa è tornata alla normalità.

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