"Medici di base, il danno e la beffa"

Il sindaco Veneroni alza la voce: ci hanno tolto la casa di comunità e ora perdiamo un altro camice

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di Barbara Calderola

"Ci hanno bocciato la Casa della comunità e una delle nostre dottoresse di famiglia se ne è andata, abbiamo 1.500 pazienti scoperti", Ats invita "a scegliere condotte dei Comuni vicini" e il sindaco si infuria: "Ma gli anziani come fanno? Altroché medicina di base – sbotta Dario Veneroni –. Ci è stata negata anche la guardia medica. Ormai abbiamo paura dei pensionamenti – aggiunge – un mese e mezzo fa ho scritto all’Azienda per chiedere un intervento urgente: non mi hanno neppure detto se hanno ricevuto la lettera". "Come sempre a rimetterci sono i più deboli: anziani e fragili costretti a pesanti trasferte per curarsi e spesso non hanno la macchina. Non si può andare avanti così". L’emergenza camici bianchi ha scatenato "la reazione degli ‘orfani’: sono furiosi e non vedo come dare loro torto. Hanno ragione da vendere". Il caso è scoppiato a inizio agosto, "quando la specialista ha chiesto e ottenuto il trasferimento al Sud, avevo avvisato le autorità sanitarie per tempo, ma nessuno ha fatto nulla. Sono state settimane piene di difficoltà, solo una minima parte degli iscritti rimasti a piedi è riuscita a ricollocarsi nelle liste di medici in servizio in città, il resto è dovuto andare a Segrate. E a più di 80 anni è un problema".

La lotta dell’amministrazione "contro il taglio dei servizi" è in corso da mesi. "Abbiamo perso la continuità assistenziale, nel weekend e la sera siamo sguarniti. Intanto è stata respinta la nostra proposta di avere una Casa della comunità con Segrate, il progetto allargato non è passato: è inutile parlare di ricostruire la rete sul territorio". "Molti vimodronesi non hanno la possibilità di curarsi, è inaccettabile – rincara i sindaco –. Ho chiesto alla Regione un intervento rapido e definitivo. Il problema è rimasto irrisolto nonostante i ripetuti appelli in arrivo dal territorio. Poco più di un anno fa 68 sindaci dell’hinterland, me compreso, hanno inviato una lettera al governatore Attilio Fontana e alla vice Letizia Moratti, denunciando i gravi rischi legati a questa circostanza. Ma non è cambiato niente. Sappiamo che è difficile, ma non si può ignorare la situazione in cui si trovano migliaia di persone. Non ho avuto neppure il piacere di avere una risposta, almeno sinora. Spero arrivi al più presto".

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