Mappate le barriere architettoniche "Alcuni interventi realizzabili subito"

A Gorgonzola censiti 23 edifici comunali, 15 chilometri di strade e piazze, 5 giardini pubblici e parchi

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di Monica Autunno

Ventitrè edifici comunali, 15 chilometri di strade e piazze, 5 giardini pubblici o parchi censiti, 534 questionari distribuiti e compilati dai cittadini, quasi 1.400 schede finali prodotte, che identificano barriere e propongono soluzioni tecniche. Il Peba (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) non è un progetto, ma un’enorme banca dati oggi a disposizione del Comune: "Alcuni interventi sono realizzabili subito. Ma i dati, aggiornati, rimarranno nel tempo, e via via si potrà metter mano".

Da questionari, sopralluoghi e censimento la lista delle criticità: per strada marciapiedi stretti o male manutenuti, pavimentazione sconnessa o elementi di arredo che sono ostacoli al transito; negli edifici vecchi passaggi con scalini o servizi igienici inadeguati per metrature. Le barriere non risparmiano l’alzaia del Naviglio, poco fruibile per l’eterno conflitto fruitivo pedoni-ciclisti, o il parco Sola Cabiati, dove sono di difficile accesso camminamenti e percorsi nel verde. Nel portafogli del Comune già 450mila euro stanziati. Ma altri fondi arriveranno: "Di questo piano è stato fondamentale, e pionieristico, il metodo". L’illustrazione del piano di abbattimento delle barriere architettoniche è avvenuta l’altro pomeriggio, in municipio, alla presenza del sindaco Angelo Stucchi, dell’assessore alle opere pubbliche Nadia Castelli, dei tecnici comunali Agazio Montirosso e Barbara Arnoldi, ma soprattutto dei tecnici Mariarosa Perico, Nicola Eynard e, collegato a distanza, Leris Fantini. Con loro hanno operato i professionisti Francesco Agliardi e Laura Volpi. L’estensione un lavoro molto lungo. "Il Peba è uno strumento di programmazione - così la Perico - che ha come obiettivo accessibilità, visitabilità e fruibilità del contesto cittadino. Certamente per chi ha problemi di disabilità, ma per tutti". Sono stati 23 gli edifici pubblici campionati, circa la metà del totale e scelti fra quelli più frequentati dal pubblico: comune e comando dei Vigili, biblioteca, tutte le scuole, palazzetti e palestre, cimitero, alloggi comunali, sedi di associazioni sportive.

Anche le strade sono state battute palmo a palmo, "anche qui, le più frequentate, e in area centrale o prossima al centro. I cittadini si sono abituati a vederci". In corso stesura un incontro a distanza e i questionari: su spostamenti, percezione dell’ambiente urbano, disagi riscontrati. Infine le schede tecniche, una per sito, con dati e planimetrie, problemi e soluzione. Le barriere che punteggiano edifici, aree e siti magari per il resto perfettamente a norma. "L’occasione per risolvere, via via, potrebbero essere i futuri interventi edilizi, i piani con finanziamento Pnrr e alcune manutenzioni".

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