Lombardia e sanità, due anni per una colonscopia con la mutua. Agnoletto: "Inaccettabile"

A pagamento invece l'esame è immediato. Majorino attacca dopo che Radio Popolare ha raccontato il calvario di un paziente con le liste d'attesa

Molti esami diagnostici con il Ssn richiedono attese lunghissime

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Milano - Non è pensabile che in Lombardia ci siano liste d’attesa interminabili per esami e visite specialistiche nel Servizio Sanitario pubblico, con enormi disagi per gli utenti, mentre saltino su come funghi ampie disponibilita’ per gli stessi esami nelle stesse strutture pubbliche ma soltanto in solvenza, e cioe’ a pagamento”. A denunciarlo e’ Vittorio Agnoletto, medico e conduttore di 37e 2, storica trasmissione sulla salute di Radio Popolare. Il riferimento e’ in particolare alla vicenda del signor Antonio e del suo esame di colonscopia, rinviato piu’ volte dal servizio sanitario pubblico, ma miracolosamente disponibile all’ospedale Niguarda a pagamento.

 “Ad aprile del 2022 - ha raccontato lo stesso signor Antonio - con l’impegnativa programmabile ho fatto richiesta attraverso il numero verde per effettuare l’esame, che mi e’ stato fissato per il 20 gennaio 2023 al Poliambulatorio Doria. Ma qualche giorno prima della data, mi viene comunicato che l’esame e’ stato annullato e rinviato al 27 dicembre 2023, quasi due anni dalla data dell’impegnativa! Ma pochi giorni dopo mi arriva un’altra comunicazione in cui mi dicono che e’ annullata anche questa. A quel punto, per poter fare l’esame in temi rapidi, ho dovuto accettare di farlo a pagamento, 500 euro, per il 2 febbraio al Niguarda, dove con il ticket avrei dovuto aspettare un anno.”

Radio Popolare ha inviato tre mail alla Direzione Generale dell’ASST Fatebenefratelli Sacco, competente per il Poliambulatorio di via Doria, alla Direzione Generale dell’Ospedale Niguarda e all’ufficio stampa ATS di Milano invitandoli a intervenire in trasmissione: non sono intervenuti, ma hanno risposto alla redazione e al signor Antonio, al quale dopo aver fornito giustificazioni e scuse hanno proposto ben tre date diverse per la sua colonscopia, disponibili a breve termine, in tre presidi diversi: il 27 gennaio, l’8 e il 16 febbraio e il signor Antonio ha optato per l’8 febbraio al Niguarda, dove avrebbe pagato 500 euro se non avesse chiesto aiuto alla trasmissione.

 “Quella del signor Antonio purtroppo non è un caso limite ma è soltanto una delle tantissime segnalazioni che riceviamo e su cui interveniamo con email indirizzate ai vari presidi e strutture - ha sottolineato Agnoletto - e sono tantissimi i casi che, come questo, si sono risolti solo grazie al nostro intervento. Ma non puo’ certo essere questa la soluzione. Non è accettabile che strutture pubbliche abbiano disponibilità di posti per visite ed esami e non le mettano a disposizione dei cittadini, prospettando loro attese di mesi e cosi’ spingendoli a rivolgersi al privato. L’assessore regionale al welfare dovrebbe verificare la correttezza di tali comportamenti.

“Quanto denunciato da Vittorio Agnoletto nella sua trasmissione radiofonica conferma una situazione sfuggita letteralmente fuori controllo. Due anni per una colonscopia non sono accettabili”, commenta il candidato alla presidenza della Regione Lombardia per centrosinistra e M5s, Pierfrancesco Majorino. “Giusto questa mattina da Sondrio - aggiunge - mi segnalavano 2 casi concreti che qui presento: elettrocardiogramma e visita cardiologica di controllo il prossimo 26 gennaio 2024. Un anno. Ecocardiografia per il 31 gennaio 2025. Due anni. Fontana cosa ha da dire aldila’ delle sue parole al vento? Questi documenti parlano chiaro. E’ necessario cambiare pagina nella sanita’ lombarda e per farlo occorre una nuova guida per correggere i gravi errori e le omissioni compiuti da questa Giunta”.  

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