L’emozione soggettiva muta nel tempo Così le esperienze modificano il pensiero

In base all’età variano il modo in cui le persone affrontano la condizione e i fattori che la scatenano

Intervistando delle persone di fasce d’età differenti, sono emerse molte differenze sul significato di ansia.

Per un bambino, è una “cosa brutta” che non riesci a controllare. Per tranquillizzarsi, inizia a pensare a cose positive. Ciò che provoca più ansia sono le verifiche, interrogazioni e la paura a dormire solo in una stanza. Una volta superata la difficoltà, grazie all’aiuto dei genitori si sente rilassato e attraversato da una sensazione di benessere.

Per un adolescente l’ansia è un’emozione che ti opprime e ti fa mancare il respiro.

Parlare con gli adulti, relazionarsi con sconosciuti, esporsi in pubblico e tutte le preoccupazioni legate alla scuola sono ciò che gliela provoca. In quel momento si ha un gran tremolio alle gambe, la mente si svuota e si ha l’impressione di avere tutto il mondo contro. A differenza di un bambino, un adolescente tende a chiedere aiuto ai suoi amici, perché li sente più vicini a differenza dei genitori.

Quando si diventa adulti, l’ansia diventa un’emozione più forte che ti può ostacolare. Rispetto a quella di un bambino o ragazzo, è legata a situazioni diverse, come questioni organizzative familiari e pressioni lavorative che spesso non ti fanno vivere la quotidianità in modo sereno provocando pensieri, stati di agitazione e risvegli notturni. Per i maggiorenni, esistono dei farmaci per allietarla.

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