Lacchiarella, 'Palascuola' al freddo: sotto il tendone il termometro segna 4 gradi

Il comitato genitori torna a scrivere alle istituzioni per il disagio vissuto dai loro figli in aula

Studenti

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"Palascuola" al freddo: il comitato genitori torna a scrivere alle istituzioni per il disagio vissuto dai loro figli in aula. E sono ancora molti i comuni con problemi di carenza insegnanti: a Opera si va avanti con orario delle lezioni dimezzato almeno per tutta la prossima settimana. Decisamente nel sud Milano l’anno scolastico non è partito nel migliore dei modi e se la carenza di insegnanti è una costante a ogni inizio anno scolastico, quello di ragazzini al freddo a Lacchiarella è un problema che poteva essere evitato. Qui il "Palascuola", la tensostruttura realizzata per ampliare gli spazi a disposizione degli alunni in rispetto alla normative per contenere la pandemia, continua a tenere banco. Il comitato genitori Lacchiarella nei giorni scorsi ha scritto alla direzione scolastica e all’amministrazione comunale per segnalare "le basse temperature della tensostruttura, lato classi terze più 4 gradi" chiedendo un "intervento immediato e risolutivo". Ma ancora oggi le aule erano fredde e i problemi ancora irrisolti.

"La situazione è che la caldaia è rotta e i nostri figli ogni due per tre sono a casa raffreddati – spiega una mamma –. Inoltre le maestre hanno difficoltà a mantenere l’attenzione degli alunni a causa del vociare che rimbomba di aula in aula all’interno della tensostruttura". Proteste social anche a Opera dove prosegue l’orario provvisorio creando problemi alle famiglie che devono organizzarsi per accompagnare e andare a riprendere i figli a scuola. "Ci hanno comunicato che anche settimana prossima l’istituto comprensivo adotterà orario ridotto per carenza di personale. Un mese e mezzo in queste condizioni, con le scuole chiuse dal 23 febbraio - spiega Pino Pozzoli di All’Opera -. La mancata organizzazione dai vertici in giù crea un danno sia agli alunni di ogni ordine e grado, sia alle famiglie costrette a pagare baby sitter o a rinunciare al proprio lavoro. Danni incalcolabili che stanno portando all’esasperazione tutti".

Massimiliano Saggese

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