REDAZIONE MILANO

"La mia busta paga prosciugata dalle tasse"

"Come al solito c’è scarsa attenzione per i lavoratori dipendenti: gli stipendi non crescono, le bollette vanno alle stelle e le famiglie non riescono più ad arrivare alla fine del mese". Michelangelo Maiorano, operaio specializzato alla J Colors Spa di Lainate, ha sul tavolo una busta paga prosciugata dalle tasse.

"Resta in tasca uno stipendio netto di 1600 euro – spiega – su un lordo di circa quattromila euro. È evidente la pressione delle tasse sui lavoratori dipendenti, dovrebbero considerare questo aspetto invece di parlare di flat tax e aiuti per le partite Iva". Maiorano, 55 anni, ha iniziato a lavorare alla J Colors di Lainate quasi vent’anni fa. Da delegato sindacale della Uiltec-Uil ha vissuto la lunga crisi dell’azienda che produce vernici, fra cassa integrazione e tagli che nel corso degli anni hanno di fatto dimezzato il personale.

"Quando sono entrato eravamo in 200 – racconta – adesso siamo rimasti in 68. Chi va in pensione non viene più sostituito, stiamo ancora facendo circa cinque giorni al mese di cassa integrazione". Una situazione che lascia gli stipendi al palo, con aumenti limitati agli scatti contrattuali e salari che non seguono l’aumento del costo della vita. "Con il mutuo da pagare, le spese condominiali e i generali rincari, a fine mese ci resta in tasca ben poco – sottolinea – con la Fornero dovrei andare in pensione nel 2028, a 60 anni di età e con 43 anni di lavoro alle spalle. Stiamo attendendo, anche in questo caso, di capire come si muoverà il Governo sulla partita delle pensioni".

A.G.