La Meloni elogia il discorso di Sala "È diverso da noi, ma ci rispetta"

La leader di Fd’I: "L’intervento del sindaco alla nostra conferenza programmatica è stato molto intelligente. Certo, ci ha punzecchiato, ma è stato un confronto di alto livello e riconosce che non sono un mostro"

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di Massimiliano Mingoia

Distinti e distanti, ma nel rispetto reciproco. Il giorno dopo il discorso del sindaco Giuseppe Sala alla Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia al Milano Convention Centre (MiCo) nell’ex Fiera, la leader della destra sovranista Giorgia Meloni elogia le parole del primo cittadino targato centrosinistra: "Penso che l’intervento di Beppe Sala sia stato molto intelligente. Un intervento di una persona che ha voglia di confrontarsi, nel rispetto e nell’orgoglio della diversità".

Sì, perché il numero uno di Palazzo Marino, dopo le parole dure nei confronti di Fd’I utilizzate dal palco di Piazza Duomo il 25 Aprile ("Basta ambiguità. Non è possibile guidare forze politiche che non hanno fatto i conti con il tragico passato fascista, gente che fa il saluto fascista"), venerdì al MiCo ha cambiato registro. È partito da un’analisi critica del termine "conservatore" che il partito della Meloni punta a incarnare ("Cosa precisamente va conservato di un presente come quello che stiamo vivendo, con una pandemia che, diciamolo, ha oggettivamente rivoluzionato e sta rivoluzionando il pianeta e una gravissima aggressione bellica in un territorio che possiamo considerare europeo?", si chiede il sindaco) per poi affondare il colpo sulla politica estera di Fd’I: "Abbiamo verificato che le politiche sovraniste, pronte a esasperare una tensione collettiva, finiscono per cozzare le une contro le altre, rischiando di demolire l’idea stessa di Europa".

La Meloni non si scompone per gli affondi di Sala alla kermesse sovranista: "Il sindaco di Milano non è venuto qui a lisciarci il pelo, ma a dire: io sono una cosa diversa da voi, mi interrogo su cosa voi siate e anche a punzecchiare. Ma l’ha fatto in un modo intelligente. L’ha fatto come come lo fa un avversario politico. Io credo che la politica questo dovrebbe essere: persone che nel rispetto reciproco sanno stare nel conflitto, inteso come cosa alta. Nella diversità ma senza dover dire per questo che l’altro è il mostro. L’altro può essere una persona distante da te, come per me lo è la sinistra, ma può essere rispettabile e comprensibile per certi versi. Mi pareva che il messaggio del sindaco ieri fosse questo e l’ho molto apprezzato".

La presidente di Fd’I ha apprezzato anche "la bella frase di Pinuccio Tatarella" citata dal sindaco al MiCo ("il nemico è colui che o sconfiggi o ti sconfigge, mentre l’avversario lo puoi battere o ti può battere, ma il giorno dopo continua il confronto, la collaborazione", la citazione). "Mi piace che si possa parlare a un livello alto tra avversari, riconoscendo che le visioni possono essere diverse ma non per questo una è mostruosa e l’altra è perfetta – chiosa la Meloni –. Siccome vivo in un mondo nel quale si deve per forza dire che sono un mostro anche quando non lo sono, se c’è una persona normale, dotata di senno, che riconosce che non sono un mostro ma mi dice sono distante da te, lo apprezzo"

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