PATRIZIA TOSSI
Cronaca

Pantigliate, il lavoro a maglia? È modernissimo, ecco il knitting cafè

Youtuber, designer e curiosi alla riscoperta di una passione antica, trasformata in un hobby molto cool

Pantigliate, passione lavoro a maglia

Pantigliate, 6 giugno 2018 - Tutti contagiati dalla “knitting mania”: il Sud Milano è alla riscoperta di una passione antica, trasformata in un hobby di gran moda. Il fascino dei filati, pizzi tricot, uncinetti e aghi circolari si sta diffondendo rapidamente attraverso social e canali web, dove i tutorial dei designer famosi stanno riportando in auge quello che una volta era etichettato come il lavoro della nonna. E, invece, ora fa tendenza. È nato a Pantigliate il primo “knitting cafè” del territorio, un luogo dove donne, uomini e perfino bambini si ritrovano intorno a un tavolo per scambiarsi i segreti della maglia e stare insieme, uniti dalla voglia di sperimentare. A creare la magia è stato Penelope Knit, il negozio di filati di Tiziana Marconetti aperto un anno fa in via Risorgimento e già diventato un punto di riferimento per mezza Italia.

Dal tavolo retrò di Tiziana passano knitter di ogni tipo, dalle persone comuni ai vip della maglia. Come il designer di scialli Alessandro Estrella, il maestro delle calze Fabio Quarantotto, le regine dei tutorial Valentina Cosciani ed Emma Fassio, che il 23 giugno organizzerà un workshop sulla sua ultima creazione. «Lavoro a maglia da quando avevo cinque anni, ricordo che passavo le mie giornate a sferruzzare. È stata mia nonna a insegnarmi i rudimenti delle tecniche e da lì non mi sono più fermata. Conservo ancora i miei primi ferri, sono passati tanti anni, ma la passione è ancora grande», racconta Tiziana Marconetti, ex blogger di cucina che l’anno scorso ha deciso di dare una svolta alla sua vita. «Tutto è cambiato quando ho scoperto la tecnica dei ferri circolari, mi sono imbattuta per caso in un tutorial di Emma Fassio pubblicato su YouTube e da lì non mi sono più fermata – continua Tiziana -. Mi è venuta l’idea di aprire un negozio di lane pregiate, poi è arrivato il resto: i corsi di maglia, il knitting cafè, una rete virtuale di amiche appassionate di maglia con cui quotidianamente ci scambiamo trucchi e consigli, ci sosteniamo a vicenda e parliamo di tutto».

Le knitter 4.0 di Tiziana abitano in ogni dove, dalla Toscana alla Lombardia, e si tengono in contatto via chat. Il negozio di Pantigliate, invece, è diventato un crocevia di appassionati di aghi e gomitoli, che arrivano dalla Bergamasca, dal Lodigiano e a volte anche da più lontano. «Il mondo della maglia ha una ricchezza che va riscoperta – racconta Fabio Quarantotto, uno degli insegnanti di knitting più acclamati del momento –, una cultura che ci aiuta a capire la storia di Paesi diversi. Dietro al filo c’è un universo di tecniche evolute che arrivano da Nord America, Europa e Paesi ancora più lontani. Un mondo culturalmente aperto, senza barriere». Con i ferri si mettono in gioco tante abilità. «Il knitting aiuta la concentrazione – conferma Fabio -, favorisce il pensiero laterale e rende più creativi, perché obbliga a movimenti diversi che aiutano il cervello a perdere l’abitudine di compiere sempre gli stessi processi».