Inchiesta Film Commission Si indaga sui conti svizzeri

La Procura vuole fare luce sull’incastro di strutture societarie messe in piedi . dai commercialisti vicini alla Lega, ex revisori contabili del partito.

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Un incastro di strutture societarie ideate dai commercialisti vicini alla Lega Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, ex revisori contabili del partito, attraverso le quali ci sarebbero stati trasferimenti di denaro verso la Svizzera. Su questo quadro delineato dalla Procura, gli investigatori stanno lavorando a partire dalla vendita gonfiata di un immobile nel Milanese, acquistato con fondi pubblici dalla Lombardia Film Commission, presieduta da Di Rubba. Coinvolti nell’inchiesta e indagati per peculato e turbativa d’asta, oltre a Di Rubba sono anche altri due commercialisti vicini alla Lega, Michele Scillieri e Andrea Manzoni. Un gruppo di professionisti legati a Giulio Centemero (non indagato), attuale tesoriere del partito di Matteo Salvini. Le indagini, guidate dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi stanno cercando di ricostruire le vicende che hanno portato la Fondazione Lombardia Film Commission (ente regionale) ad acquistare per 800 mila euro la nuova sede di Cormano che tempo prima era stata pagata la metà.

E in particolare stanno cercando di individuare i trasferimenti di denaro per capire dove siano finiti i soldi: fondamentale è il passaggio relativo al mandato fiduciario presso la società Fidirev che avrebbe ricevuto almeno 250 mila euro della compravendita. Soldi mandati da Luca Sostegni (prestanome legato a Scillieri, fermato dagli agenti della finanza perché in partenza per il Brasile) e su cui ora i pm vogliono vederci chiaro.

Anche per misurare con precisione il grado in cui questa vicenda si intreccia a quelle evidenziate da altre inchieste (a cominciare da quella di Genova) che sono alla ricerca dei soldi della Lega. Nei prossimi giorni verrà interrogato nuovamente Luca Sostegni, che ha iniziato a collaborare. Nel frattempo, si indaga, a partire anche da segnalazioni di operazioni sospette dell’Uif di Bankitalia, su somme arrivate sui conti di società riconducibili a Di Rubba e Manzoni (indagati assieme all’altro commercialista Michele Scillieri) in una banca a Seriate (Bergamo). Conti sui quali non solo sarebbe arrivata una parte di quegli 800mila euro del prezzo della vendita gonfiata, ma anche soldi della Lega con operazioni di pagamento di consulenze a favore dei professionisti. L’obiettivo principale degli inquirenti è capire se questi soldi, poi, siano stati dirottati altrove. Ed è stata avviata anche una rogatoria in Svizzera.

Anna Giorgi

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