In Francia Giada è la regina dei cavalli

È partita da Cesano per realizzare il suo sogno. Ora ha 31 anni ed è un’imprenditrice nell’equitazione

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di Francesca Grillo

La storia di Giada Menato è il racconto di chi aveva un sogno fin da bambina ed è riuscito a realizzarlo. "Quando ero piccola – racconta la 31enne di Cesano Boscone – chiedevo ai miei genitori di non comprarmi le bambole, come facevano le mie amiche, ma cavalli giocattolo". Giada ha iniziato da bambina a cavalcare, a coltivare un amore profondissimo, più forte di una semplice passione. Quell’amore che le ha fatto conseguire risultati eccezionali in sella ai suoi cavalli, portando a casa diversi premi in concorsi internazionali, prima in corse in piano e poi in quelle a ostacoli.

La giovane amazzone, tra una competizione e l’altra, ha anche conseguito la patente di allenatore. Poi, l’idea che l’ha trasformata in imprenditrice: sei anni fa ha lasciato Cesano per costruirsi una nuova vita in Francia. A Chantilly, nella regione dell’Haute de Seine, ha aperto la sua scuderia di cavalli da corsa Triangle d’or, che prende il nome dal suo cavallo preferito, vincitore di ben 11 gare. La scuderia francese ha di recente ottenuto un importante successo economico, rendendola celebre in tutto il mondo. Giada ha acquistato un cavallo, Île Atlantique il nome, per 8mila euro, lo ha "formato" nella sua scuderia tanto da farlo diventare un fuoriclasse e poi lo ha venduto a un celebre allenatore irlandese, Willie Mullins, per la cifra straordinaria di 250mila euro. L’esemplare, infatti, ha raggiunto risultati talmente eccezionali da convincere il colosso dell’equitazione internazionale ad acquistarlo. Ma i successi della giovane expat non finiscono qui. Insieme alla giornalista della rivista specializzata in equitazione Equidia, Marion Bas, ha dato vita a l’Ecurie Golden Team, una scuderia che è un’associazione di proprietari. "L’idea è di vendere trenta quote da 5mila euro ciascuna - spiega Giada Menato - e di acquistare due cavalli a reclamare - cioè da far gareggiare per poi venderli, ndr - su Parigi. Marion si occuperà di tutta la comunicazione e la logistica, mentre io sarò l’allenatrice. Siamo veramente cariche di motivazioni". Un sogno che si è realizzato, a malincuore non in Italia. Ma qui, sarebbe stato praticamente impossibile: da tempo in Italia l’ippica versa in una grave crisi determinata sia dal crollo delle scommese (circa -70% negli ultimi cinque anni), sia dalla riduzione dei finanziamenti statali.

"In Francia – conclude Giada – gli orizzonti su questo mondo meraviglioso sono più aperti e con più opportunità per chi, come me, vuole mettersi in gioco e realizzare i propri sogni".

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