
Il Pd: "Atrion, regno dell’incuria"
"Atrion? È il regno dell’incuria". L’opposizione punta l’indice sul degrado del Centro culturale di Carugate, che ospita la biblioteca: "Per anni è stato un gioiellino, adesso è trascurato. Non sarà un caso che siamo i soli a non avere un assessorato alla Cultura. Dal 2023 è chiuso anche il bar che faceva inclusione con disabili al lavoro".
Francesco Galli, segretario del Pd, non fa sconti "sullo stato in cui versa il polo". "Nato nel 2007, l’ex fiore all’occhiello era un punto di riferimento per tantissimi studenti anche dei comuni vicini che si riunivano qui - ricorda -. Ad attirarli, anche un programma ricco di iniziative. Ma non è più così da tempo". Facciata stropicciata, mattonelle sconnesse, piante morte "e persino un vecchio carretto dei gelati abbandonato accolgono gli avventori", un biglietto da visita insopportabile per la minoranza: "Abbiamo monitorato per più di due anni la situazione e alla fine abbiamo scattato una serie di fotografie. Le immagini raccontano il disinteresse dell’Amministrazione per questo posto". Un problema diffuso secondo i Dem: "La città è dimenticata, ma Atrion soffre questa situazione più di altre strutture. Manca la manutenzione, ma manca anche il senso del decoro – sottolinea Galli –. Le attività culturali di rilievo scarseggiano. La realtà presenta i conti a una giunta che vive solo di immagine e di propaganda social".
Nel mirino, "la centralina con gli idranti per i pompieri in uno stato pietoso, nonostante la piazza a due passi dal Centro sia appena stata rifatta", ma anche gli esterni della sala lettura per ragazzi "dove c’è molto da sistemare per rendere l’ambiente gradevole". E poi ci sono le infiltrazioni all’ingresso "piove nonostante già nello scorso mandato fosse stata promessa la riqualificazione del tetto. Oggi, il soffitto è stato bucato e tagliato".
Problemi anche sui servizi, "le rastrelliere per le biciclette sono rotte e pericolose, le vetrofanie vecchie di 10 anni che non fanno altro che trasmettere un senso di abbandono generale". Rischi anche per il giardino sconnesso e delimitato da strutture ancora più precarie del verde. Mentre, le erbacce crescono un po’ dappertutto, altro brutto ‘spot’ per chi arriva qui".
Barbara Calderola