I No vax tornano in piazza E il 4 arriva Lealtà Azione

Duemila dal Castello ai Navigli. Polemica sulla fiaccolata di domenica prossima

Il popolo no vax torna in piazza. A poco meno di un anno dalla fine della stagione dei cortei non autorizzati, che tennero banco per sedici weekend di fila nella seconda metà del 2021 (prima che Prefettura e Questura stringessero progressivamente le maglie fino a depotenziarli sul nascere), il movimento che si è opposto al green pass e in generale alle normative anti-contagi prova a rialzare la testa, stavolta con un’iniziativa preavvisata. L’appuntamento è alle 15 di oggi in piazza Castello, come pubblicizzato da settimane sulle chat Telegram con tanto di volantino. Nel mirino della mobilitazione "nazionale" lanciata dal "Coordinamento Lombardia oltre il green pass" c’è un po’ di tutto: "la tecnocrazia, le guerre e la Nato, il carovita, la manipolazione mediatica, la società digitale, il controllo sociale, i sieri genici mRna, gli obblighi vaccinali e il transumanesimo".

Già, gli obblighi vaccinali, "a tre giorni dal pronunciamento della Corte Costituzionale in merito alla legittimità" dell’immunizzazione per legge contro il Covid 19. I promotori hanno previsto la presenza di circa duemila persone, che da largo Cairoli si muoveranno in direzione Cadorna, per poi percorrere via Carducci, via De Amicis e corso di Porta Ticinese fino a piazza XXIV Maggio. Numeri in linea con quelli che caratterizzarono i primi blitz estemporanei dell’estate 2021, anche se resta da vedere se alla fine la partecipazione effettiva rispecchierà le previsioni della vigilia. I presenti ascolteranno gli interventi di Paolo Borgognone, che sui social si definisce "pensatore indipendente, saggista e restio a rilasciare dichiarazioni scontate o politically correct", e Paolo Schicchi, medico sospeso nel 2021 dall’ordine professionale di Brescia perché non vaccinato. Stando a quanto preannunciato, si parlerà pure di Putin, Ucraina e Nato. Temi in comune con un’altra manifestazione che ha già suscitato polemiche: quella di domenica 4 dicembre. Fino a ieri erano note solo città e data, ma ora ci sono anche orario e punto di partenza: ore 16, piazzale Cadorna.

Il tutto organizzato dal movimento di estrema destra Lealtà-Azione e da altre "realtà sovraniste", riuniti nel coordinamento "Uniti contro la guerra" per dar vita a una "fiaccolata contro la guerra": mettere fine al conflitto, per i neofascisti, "significa fermare la la crisi economica e sociale che sta colpendo la nostra Nazione". E ancora: "Per fare questo, è necessario bloccare l’invio delle armi a Kiev, togliere tutte le sanzioni alla Russia e imporci come forza diplomatica di mediazione tra le parti". Avviso ai naviganti: "L’unica bandiera ammessa è il tricolore italiano". "Il tentativo di mimetizzazione per poter tornare a sfilare nel centro di Milano è più che palese con l’uso di colombe nelle locandine propagandistiche", mette in guardia l’Osservatorio democratico sulle nuove destre. "Chiediamo al sindaco di intervenire e alle pubbliche autorità di vietare la manifestazione preannunciata: nell’anno in cui ricorre il nefasto centenario della marcia su Roma, Milano capitale della Resistenza non può subìre questo vergognoso oltraggio", aggiunge il presidente provinciale dell’Anpi Roberto Cenati. Anche la rete Milano antifascista ha annunciato una mobilitazione per impedire l’iniziativa.Nicola Palma

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