"Ho scelto Quarto Oggiaro e vi mostrerò la sua arte"

Il prof del Frisi che chiama le famiglie “dirottate“ in via Amoretti dai licei del centro. Alla prima classe di pionieri se ne aggiungeranno tre. Nuova sede all’orizzonte

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I pionieri del liceo artistico Frisi (o futuro “Giovanni Gastel“, si è in attesa del via libera per l’intitolazione, ndr) ci hanno messo subito la firma: la prima sezione è stata formata dagli studenti che lo avevano indicato come prima scelta. Ma le classi sono destinate a triplicare e potrebbero farsi in quattro: dopo il boom degli artistici (240 le domande in esubero rispetto ai posti a disposizione) molte iscrizioni sono state dirottate a tavolino verso il neonato istituto di Quarto Oggiaro, che conterà sei indirizzi dopo il biennio propedeutico, puntando anche sull’arte del tessuto e il design. Il professor Alessandro Fato, referente dell’artistico e nella squadra che si occupa dell’orientamento, ha chiamato una ad una le famiglie che si erano viste rimbalzate e spesso non sapevano neppure dell’esistenza del nuovo percorso. "Ci deve essere un errore, non ho iscritto mio figlio lì", gli ripetevano, non capendo i termini della questione.

"È faticoso – confessa il prof –. Tante famiglie sono amareggiate, facciamo da parafulmine, ma la stragrande maggioranza, pur manifestando perplessità perché aveva considerato altre destinazioni, viene a provare la strada, a parlare con noi". E sono tutti studenti che hanno le idee chiarissime: non hanno indicato tre indirizzi diversi ma tre artistici, spesso storici. "C’è un pregiudizio pazzesco sul ’brand Quarto Oggiaro’ purtroppo, che però stiamo contribuendo a smontare. Da 60 anni facciamo scuola qui, anche con l’Olmo è stato fatto un ottimo lavoro e il preside è un punto di riferimento importante da anni", puntualizza Fato. C’è chi dice di essere “distante“ quando abita a soli 11 minuti da lì. "Anch’io vivo in centro e questo istituto l’ho scelto – racconta il prof, tra una chiamata e l’altra –. Sono arrivato qui da precarissimo, poi quando ho vinto il concorso avrei potuto scegliere qualsiasi scuola, ero il primo in graduatoria. Non ho avuto dubbi: Frisi, sono qui da 15 anni". E ora dà forma e colore all’artistico. "È sbagliato che i ragazzi vengano qui pensando che sia ’l’unica scelta’, delusi perché si sentono esclusi da altre scuole – ricorda Fato – per questo li chiamo, per spiegare il progetto di liceo d’arte di cui mi sono innamorato anch’io. Per mostrare loro la vision che c’è dietro e la scuola che sarà".

Il liceo di Quarto Oggiaro è anche tra i progetti strategici di edilizia scolastica inseriti nel bando per il Pnrr. "Città Metropolitana ha deciso di proporre la candidatura della scuola di via Amoretti, che sarà riedificata con criteri moderni e ne siamo felici – conferma il preside del Frisi, Luca Azzollini –, confidiamo che in tempi congrui il liceo che stiamo andando ad aprire avrà una sede nuova. Si rivoluzionerà anche il quartiere: la via sarà di passaggio e non più un cul-de-sac". Per la demolizione e ricostruzione della succursale è stato preventivato un investimento da 24 milioni di euro. Intanto si lavora alla creazione delle future classi. "Stiamo accogliendo anche una cinquantina di domande smistate da altre scuole nel nostro liceo delle scienze economico-sociali", aggiunge Azzollini, che spiega così il boom dei due percorsi: "Sono indirizzi liceali moderni, che guardano alla contemporaneità. Offrono una una buona preparazione, ma hanno anche una vocazione professionalizzante". "In più dopo due anni così i ragazzi hanno una voglia pazzesca di esprimersi. E noi non vediamo l’ora", conclude il referente dell’artistico.

Simona Ballatore

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