"Guzz come una bögia" altro che sveglio

Emilio

Magni

Seduti a un tavolo del circolo degli anziani e impegnati in un’accesa partita a scopa d’assi, il Cesarino continuava a prendersela con il suo socio Aristide, accusandolo pesantemente di sbagliare la scelta delle carte da giocare. La coppia infatti aveva già subito un paio di cappotti nel conteggio dei punti alla fine della "mano". All’ennesimo errore commesso dal povero Aristide, Cesarino non "ci ha visto più" ed è sbottato con questo pesante improperio: "Ue ’Ristide’ nel giöch di cart te sett propri guzz come una bögia". Insomma lo ha accusato di essere un incapace nel gioco delle carte. Nel dialetto milanese "guzz" vuol dire evidentemente "essere acuto", ma anche bravo, intelligente, sveglio, pure furbo e intraprendente. Per contrapposizione essere "acuti come una boccia" (quello che ha voluto esprimere il Cesarino) significa essere incapace, ottuso, sprovveduto. Infatti la boccia è rotonda, tutt’altro che acuta. L’amico "Luis de Melz" (Luigi Manzoni di Melzo, grande esperto e appassionato del dialetto) ha trovato che "guzz" è stato usato anche da alcuni antichi poeti che amavano il dialetto milanese. Giovanni Rajberti nel 1841 in "Amicizia e Tolleranza" satira di Quinto Orazio Flacco, esposta in dialetto milanese, scrive "...guzz come ona bögia" riferito in questo caso appunto a persona sprovveduta, ottusa, ignorante, incapace. Lo ha usato anche Carlo Maria Maggi. Il seicentesco poeta milanese scrive: "Guzz i oeucc", ovvero "occhi aguzzi", di chi vede bene ogni cosa. Poi scrive ancora: "Sta a sentì con i orecc guzz" ("ascoltare con le orecchie ben aperte"). La più bella è: "Guzza, chi sa dovralla, per taccà dove doeur", che vuol dire: "Aguzza la lingua se la sai adoperare per toccare sul vivo". Ci sono poi: "Guzza l’appetitt", "Guzza l’ingegn", "Guzza ul lapis, cun el curtell guzz". Da dove viene "guzz" che è solo in dialetto anche se qualcuno lo italianizza in "guzzo"? Arriva dal verbo latino "guzzà", aguzzare, fare la punta. A sua volta deriva "acutiare" e da "acutus", (acuto).

emiliomagni@yahoo.it

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