Green pass, sindacati Atm: "Rischio disservizi sui mezzi pubblici"

Preoccupazione alla vigilia dell'obbligo per i lavoratori: non vaccinato circa il 20%

Mezzi pubblici Atm

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Milano, 14 ottobre 2021 - I sindacati non nascondono la loro preoccupazione e, per evitare disservizi, sostengono la necessità di garantire ai lavoratori non vaccinati tamponi gratuiti, il che equivale a dire – almeno in questa fase – tamponi pagati dall’azienda. Da parte sua, Atm, ieri mattina, ha inviato un ordine di servizio con il quale chiede a tutti i lavoratori di far sapere con un preavviso di 48 ore se hanno o no il green pass, in ossequio a quanto disposto dal decreto del governo approvato martedì sera. Solo oggi si potrà sapere quanti sono e quale mansione hanno i no green pass. Nel frattempo, però, Atm non ha adottato misure straordinarie: in caso di necessità ci sono cento reperibili pronti ad entrare in servizio, ma si tratta di una misura che è routine nell’azienda del trasporto pubblico locale. Nessun reperibile più del solito. Questa, in sintesi, la fotografia del trasporto pubblico milanese alla vigilia della data spartiacque di domani, 15 ottobre, giorno a partire dal quale sarà necessario esibire il certificato verde per poter entrare nei posti di lavoro e prendere servizio.

La preoccupazione dei sindacati, allora. Dalla Filt Cgil alla Fit Cisl fino alle organizzazioni di base, tutti concordato nello stimare il personale non vaccinato in Atm al 20% del totale. Stime, per carità. Ma che non lasciano tranquilli. "Se questa previsione dovesse essere confermata, qualche disservizio ci sarà – commenta Luca Stanzione, segretario generale della Filt-Cgil Lombardia –. A questo punto c’è solo una via per evitare già da domani ricadute negative sul servizio del trasporto pubblico locale: garantire ai lavoratori non vaccinati tamponi gratuiti". Una misura che secondo il Governo equivarrebbe a sconfessare la campagna vaccinale fin qui condotta. Ma Stanzione, e con lui tutte le maggiori sigle sindacali dei trasporti, sottolinea: "Ai lavoratori del porto di Trieste questa possibilità è stata concessa, quindi non si capisce perché non dovrebbe essere concessa anche ai lavoratori del trasporto pubblico locale. Noi avevamo chiesto al Governo di introdurre l’obbligo vaccinale ma si è preferito seguire la strada del green pass. A questo punto, meglio garantire tamponi gratuiti ed evitare che a pagare siano i pendolari. Certo, sarebbe stato meglio che questa misura – conclude Stanzione – fosse stata decisa dal Governo e non demandata alla contrattazione con le singole aziende".

Nell’ordine di servizio inviato ieri mattina Atm ricorda ai lavoratori che "per una efficace programmazione del servizio, è fatto obbligo" comunicare il non possesso del green pass "con un preavviso di 48 ore rispetto all’orario in cui è programmata la prestazione". Chi fosse sprovvisto del certificato può "comunicare la data presumibile di ottenimento dello stesso" e "laddove non venga specificata la potenziale data di disponibilità della certificazione verde, il lavoratore verrà considerato in assenza di Green Pass fino a tutto il 31 dicembre 2021". Come previsto dal decreto, il personale sprovvisto di certificato verde "sarà co nsiderato assente ingiustificato sino alla presentazione" dello stesso certificato. E "per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato". Proprio per questo Trenord ha disposto il congelamento della concessione delle ferie a partire da domani. Anche in questo caso la media di dipendenti non vaccinati viene stimata dai sindacati intorno al 20%.

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