Green pass obbligatorio, le tattiche degli irriducibili: ferie o malattia

Una dipendente di Milano Ristorazione senza green pass: "Ci siamo autosospesi, meglio perdere lo stipendio". Altri corrono ai vaccini

Green pass

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"Io e altri colleghi, non tantissimi, abbiamo deciso di autosospenderci, non sappiamo bene fino a quando". Una dipendente di Milano Ristorazione, che non è vaccinata ed è priva di green pass, spiega che oggi non si presenterà al lavoro e rimarrà quindi senza stipendio, come prevede la norma. Altri lavoratori di diversi settori, senza la “certificazione verde“, si sono messi in malattia o smaltiranno le ferie arretrate. Altri ancora, per poter lavorare, si sottoporranno al tampone periodico. Oggi è il primo banco di prova per la misura del Governo che ha l’obiettivo di rendere “Covid free“ i luoghi di lavoro. Un test su un bacino enorme di lavoratori. Solo nel territorio della città metropolitana di Milano e dalle province di Monza Brianza e Lodi, secondo gli ultimi dati di Assolombarda, sono attive 390mila imprese, che occupano oltre 2,3 milioni di addetti (il 58% dei 4 milioni che lavorano in Lombardia e quasi il 14% dei 17 milioni di addetti italiani). Difficile, per ora, avere una stima attendibile su quanti siano quelli privi del green pass, da oggi obbligatorio.

Le stime dei sindacati oscillano dal 5% al 15% del totale a seconda dei comparti, con picchi del 20% per i settori della logistica e dei trasporti. In ogni caso oggi potrebbero esserci ripercussioni non solo sui servizi pubblici - anche per effetto dello sciopero proclamato dai sindacati di base - ma anche nella produzione industriale. "Le imprese del metalmeccanico potrebbero avere un impatto a causa delle assenze per ferie o malattia – spiega Roberta Turi, segretaria generale della Fiom-Cgil di Milano – con un aumento dei carichi di lavoro per i dipendenti in possesso del green pass, che lavoreranno regolarmente. Molte persone che finora non si sono vaccinate però, di fronte al rischio di rimanere senza stipendio, hanno rotto gli indugi. Restano solo gli irriducibili". Per questo le ripercussioni e i disagi, alla prova dei fatti, potrebbero essere più limitati rispetto alle previsioni della vigilia. "Noi ci aspettiamo problemi soprattutto in Amsa, nella raccolta rifiuti, e in Atm", spiega Vincenzo Cesare, segretario della Uil Milano e Lombardia.

"I disagi potrebbero riguardare servizi pubblici essenziali – sottolinea – ma è difficile fare previsioni". Uno scenario che si delineerà oggi, nel corso della giornata, e nei primi giorni della settimana prossima, con il rodaggio del sistema di controllo e la quota di "irriducibili" che potrebbe assottigliarsi ancora di più. Intanto alcune aziende hanno scelto di mettere a disposizione tamponi gratuiti per i dipendenti non vaccinati. È il caso della Bonfiglioli, metalmeccanica di Carpiano, che ha stretto una convenzione con la vicina farmacia. "L’accordo raggiunto con l’azienda – spiegano Andrea Torti e Damiano Corcella della Fiom - prevede anche una campagna di sensibilizzazione sui benefici della vaccinazione".  

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