
Rinuncia di Jonas Kaufmann a La Scala: sostituito da Brian Jadge per "La forza del destino". Motivazioni familiari o prestazioni sottotono? Speculazioni in corso.
Diciamo che in pochi si sono stupiti: se al Piermarini esistessero i bookmakers, avrebbero offerto quote bassissime per la rinuncia di Jonas Kaufmann. Del resto, l’assenza prolungata alle prove dell’opera verdiana La forza del destino, che stanno entrando nel vivo in questi giorni e che porteranno gli artisti all’attesissimo debutto del 7 dicembre, aveva fatto prevedere agli scaligeri più navigati che da un giorno all’altro sarebbe arrivato il dietrofront. Che in effetti è giunto puntuale l’altro ieri, quando il tenore tedesco ha comunicato la defezione per "ragioni familiari". In teatro hanno preso atto senza farsi trovare impreparati e hanno subito virato sull’alternativa, individuata nello statunitense Brian Jadge, che in questo periodo non ha impegni e che tra la primavera e l’estate si è esibito prima in Cavalleria Rusticana e poi in alcune recite di Turandot: toccherà a lui vestire i panni di Don Alvaro accanto ad Anna Netrebko.
"Ho avuto il privilegio di prendere parte più volte nella mia carriera a questo momento di spicco della cultura italiana – ha fatto sapere Kaufmann –. Tanto più mi dispiace dover deludere il pubblico e i colleghi questa volta. Spero tuttavia nella loro comprensione, soprattutto in un Paese in cui la famiglia ha ancora una grande importanza". I rumors parlano, però, di una motivazione per così dire diplomatica, che potrebbe celare una rinuncia per altre ragioni che i meno indulgenti riconducono a recenti prestazioni sottotono. Speculazioni che non cambiano la sostanza delle cose: Kaufmann non sarà sul red carpet. Ci sarà invece una decina di giorni prima, il 29 novembre, per il concerto celebrativo del Centenario di Giacomo Puccini. A meno che lo sciopero indetto a livello nazionale da Cgil e Uil per protestare contro la Finanziaria lo faccia saltare. Nicola Palma