Fondo di solidarietà alimentare: a distribuire gli aiuti sarà Caritas

Due i criteri per accedere:. Isee sotto i 15mila euro. e problemi economici. dovuti alla pandemia

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La curva cala, il virus scema ma gli effetti economici della crisi sanitaria non si fermano e Carugate corre ai ripari. Riapre il fondo di Solidarietà alimentare, 15mila euro in buoni spesa per famiglie, in aumento, che non riescono più a mettere in tavola pranzo e cena. È uno degli indicatori più preoccupanti registrati dall’inizio dell’emergenza anche qui. Il Comune ha affidato alla Caritas la gestione dei soldi in arrivo dal governo. Il contributo, una tantum, potrà anche essere frazionato, tempi e valore saranno stabiliti caso per caso. Due i paletti previsti dal programma: le difficoltà economiche devono essere diretta conseguenza della pandemia e l’Isee del nucleo non deve superare i 15mila euro. Si aggiungono altri 5mila euro per pagare le bollette, la formula sarà la stessa: saranno sempre i volontari a provvedere al saldo. "La collaborazione con Caritas ci permette di destinare al meglio le risorse disponibili", spiega Andrea Lamperti, assessore alle politiche sociali. Le domande devono essere presentate al Centro di ascolto parrocchiale in via Italia 7 ogni mattina dalle 9 alle 12 fino al 31 marzo, servono Isee e un’autocertificazione sulla propria condizione economica. Bar.Cal.

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