Tensione davanti all'ufficio stranieri di Milano: in coda oltre 800 persone

Un gruppo di quasi 400 cittadini di origine egiziana poco prima dell'alba "si è mosso compatto per tentare più volte di forzare il blocco di polizia". Scontri evitati grazie al massiccio intervento degli agenti

Tensione nella notte e fino all'alba davanti alla sede distaccata dell'Ufficio stranieri della questura di via Cagni, a Milano, dove si sono radunati oltre 800 cittadini stranieri. Predisposto uno specifico servizio di ordine pubblico nel corso del quale - come si legge in una nota - gli agenti sono intervenuti "in maniera rigorosa" per bloccare quasi 400 cittadini di origine egiziana "che si sono mossi compatti per tentare più volte di forzare il blocco". L'attesa e l'ingresso negli uffici dei più fortunati, che hanno potuto svolgere le pratiche, e il successivo deflusso si sarebbero svolti senza incidenti. Sul posto, in via preventiva, è intervenuta anche la Croce Rossa Italiana ma nessuno sarebbe rimasto contuso.

bivacchi si sono formati (non è la prima volta) perché il numero delle persone che può essere ricevuto per il disbrigo delle pratiche è inferiore a quello di chi si presenta. "La compattezza del dispositivo ha impedito che si verificasse scontro alcuno. Al termine dell'attività di incolonnamento e filtraggio, verso le ore 6.30, il numero previsto di stranieri ha fatto accesso alla struttura per la valutazione delle rispettive istanze e la restante parte ha abbandonato via Cagni dove, al momento, tutto si sta svolgendo in maniera regolare grazie al servizio disposto da via Fatebenefratelli".

"È una situazione non degna di questa metropoli - commenta il sindacato degli agenti di polizia Siap -. Le persone non possono essere lasciate al freddo in quel modo. Non si possono scaricare  queste incombenze sulla Polizia".

 

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