Ex mercato di piazzale Selinunte Il Csi diserta la gara comunale E l’unica offerta non convince

San Siro, situazione in bilico per la gestione dello spazio al centro del quartiere popolare. Il Centro sportivo italiano resterà fino a giugno. Sotto esame la proposta arrivata per il futuro

di Massimiliano Mingoia

Il Csi lascia, non raddoppia. Il Centro sportivo italiano che dallo scorso luglio gestisce e anima gli spazi dell’ex mercato coperto di piazzale Selinunte, al centro del sempre critico quartiere di case popolari di San Siro, ha deciso di non partecipare al bando lanciato dal Comune per la gestione definitiva o quasi dei 968 metri quadrati complessivi dell’immobile.

Sì, perché il Csi, in partnership con il consorzio Sir e l’associazione Kayròs di don Claudio Burgio, aveva partecipato e vinto la gara per l’utilizzo dello spazio per un anno e dunque resterà nell’ex mercato coperto fino al 30 giugno 2023 con le attività educative, sociali, sportive, culturale e ricreative che ha messo in atto dalla scorsa estate finora. Ma non andrà oltre. Dal Comune, infatti, fanno sapere che al termine della scadenza dell’avviso lanciato da Palazzo Marino per la gestione definitiva, lo scorso 20 novembre, è arriva una sola proposta per gli spazi dell’ex mercato e non si tratta del Csi.

C’è di peggio. Perché l’amministrazione comunale sta esaminando la sola offerta arrivata con un certo scetticismo. Il nome dell’associazione o società che si propone di gestire lo spazio a San Siro resta ancora top secret, ma, a quanto raccontano alcune indiscrezioni, si tratta di una realtà non milanese che non convince il Comune. Lo scenario peggiore, dunque, non è da scartare: in caso di offerta bocciata, ci potrebbe volere un nuovo bando. Una domanda, dunque, sorge spontanea: cosa succederà dal prossimo 1° luglio, quando sarà scaduto l’accordo temporaneo tra Comune e Centro sportivo italiano?

Le risposte potrebbero essere diverse. Lo spazio comunale tornerà a essere vuoto, con il rischio di occupazioni abusive? O Palazzo Marino chiederà al Csi di restare fino all’individuazione di un soggetto pronto ad animare quei locali? Oppure, ancora, il Comune riuscirà a individuare a chi affidare l’ex mercato con un nuovo bando-lampo?

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