Hanno ammesso di essere stati in piazza Duomo per il Capodanno, ma hanno sostenuto di non aver partecipato alle aggressioni a sfondo sessuale di gruppo commesse quella notte nei confronti di diverse ragazze. È stata questa, in sintesi, la linea difensiva scelta nell’interrogatorio di garanzia da tre dei quattro ragazzi di origine egiziana finiti in carcere nei giorni scorsi con le accuse, a vario titolo, di violenza sessuale di gruppo e rapina. Stando alle indagini coordinate dal pm Alessia Menegazzo e condotte dagli agenti della Squadra mobile guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Domenico Balsamo, Mohamed Abou Elnaga e Karim Hemida, entrambi di 20 anni, sono accusati di aver aggredito e palpeggiato, insieme ad altri, le due turiste tedesche loro coetanee dopo averle spintonate contro le transenne, a protezione della statua equestre di Vittorio Emanuele II. L’altro giovane, comparso davanti alla gip Sofia Mancini, è Abdelrahman Mohamad, 19 anni, a cui viene contestato di aver fatto parte del gruppo che avrebbe abusato della studentessa lombarda di 19 anni nell’area tra via Mazzini e il McDonald’s.
Deve essere ancora rintracciato e catturato un quarto ragazzo, destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare, che deve rispondere di entrambi gli episodi.
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