Ema, Sala va avanti: "Chiedo atti e mia audizione a Ue"

Il sindaco Sala deciso: "Noi non molliamo". Il governatore Maroni: "Da Bruxelles segnali contrastanti"

Giuseppe Sala

Giuseppe Sala

Milano, 8 febbraio 2018 -  "Su Ema non molliamo! Ho chiesto ai nostri legali di preparare due atti. Il primo: una domanda di accesso agli atti, indirizzata alla Commissione Europea, per verificare tutti i documenti relativi al dossier di Amsterdam. Ho il sospetto che la sede transitoria che attualmente propongono non fosse presente nel dossier. Il secondo è la richiesta al Parlamento Europeo di essere sentito in audizione, per poter sostenere le nostre ragioni".

Il sindaco Giuseppe Sala non torna indietro. Vuole l’Agenzia europea del farmaco e contesta l’assegnazione della sede ad Amsterdam. Sala ci crede, aspetta l’ispezione europea del 12 febbraio ad Amsterdam per verificare lo stato della sede provvisoria contestata perché troppo piccola e ha invitato il Governo a seguire la sua stessa tattica, la pressione alta sui vertici della Ue. 

"Sulla nostra iniziativa per riassegnare l'Ema a Milano arrivano da Bruxelles segnali contrastanti. Noi ci crediamo e andiamo avanti". Lo ha scritto su Twitter il presidente della Lombardia Roberto Maroni, nel giorno in cui il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato di voler essere ascoltato in audizione al Parlamento europeo e di aver fatto preparare una richiesta di accesso agli atti.

 

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