Rapine e scippi in centro a Milano, "ma a New York si dorme con la pistola"

Per Guglielmo Miani, presidente di Montenapoleone district, la situazione è sotto controllo rispetto ad altre città: "Le divise non possono essere ovunque"

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Milano, 16 settembre 2022 - "Rapine e scippi in pieno centro non fanno certo piacere ma bisogna fare il confronto con altre città del mondo: ho colleghi a New York e a Los Angeles che dormono con la pistola sotto il cuscino. A Milano per fortuna non è così. Le forze dell’ordine sono presenti ma non hanno il dono dell’ubiquità. Rispetto ai casi degli ultimi mesi, auspico che le indagini svelino chi c’è dietro: singoli gruppi di criminali o un’organizzazione complessa?". Così riflette Guglielmo Miani, presidente di Montenapoleone District che rappresenta oltre 150 negozi di lusso del quadrilatero della Moda, tra le mete preferite dei turisti che sono le prede numero uno per i manolesta a caccia di orologi costosi, gioielli e portafogli da arraffare. Ma nel mirino può finire chiunque sfoggi un monile da svariate decine di migliaia di euro e, quello di mercoledì, è solo l’ultimo episodio di una lunga serie.

Considerando la grande presenza di turisti, ci vorrebbe più controllo delle forze dell’ordine nel Quadrilatero della Moda? "Siamo in contatto costante con le forze dell’ordine e non possiamo negare la presenza delle divise lungo le strade del Quadrilatero. Chiaro, però, che non possono essere dappertutto 24 ore su 24. E i criminali sono scaltri, seguono le potenziali vittime, scelgono il punto in cui colpire e agiscono nel momento più favorevole per loro. C’è chi compie materialmente la rapina e chi fa da palo, stando attento evidentemente che non ci siano poliziotti o carabinieri nei paraggi. La criminalità non si potrà mai azzerare purtroppo. In questo momento non è a zero ma neppure a cento".

Lei e gli altri commercianti avete notato "persone sospette"? Magari gruppi di franco-algerini o nordafricani che compaiono ciclicamente davanti ai negozi di lusso? "Se si riferisce al ladri specializzati nei furti di orologi di lusso, no. Facce note sono quelle di borseggiatori a caccia di portafogli e cellulari, che abbiamo segnalato più volte e che talvolta sono stati anche fermati. I ladri di orologi sono sempre gli stessi? Cambiano? Io non ne ho idea. Bisognerebbe chiederlo alle forze dell’ordine".

In passato avevate promosso il controllo della zona con guardie private. Il servizio è ancora attivo? "No, perché ci siamo resi conto che rispetto a prima cambiava poco: i vigilanti dovevano comunque contattare sempre le forze dell’ordine in caso si fossero trovati al cospetto di un ladro, non potevano agire direttamente. Quindi, a quel punto, è rimasta solo la Security interna ai singoli negozi. La sorveglianza extra con guardie private all’esterno scatta solo in occasioni particolari come il Salone del Mobile".

Come sta andando la ripresa delle attività dopo le restrizioni dovute alla pandemia? "Bene. Meglio di quanto previsto, anche senza la presenza di turisti cinesi e russi".

 

 

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