Devastante incendio in una ditta a Pozzo: controlli sull'aria

Nessun ferito, ma ancora fiamme e fumo altissimo alla Ossidazione Anodica, azienda nel settore della lavorazione dell’alluminio

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di Barbara Calderola

Fiamme altissime, visibili a chilometri di distanza, rogo alla Ossidazione Anodica di Pozzo d’Adda. Paura in serata in via Berlinguer a due passi dalla Provinciale per l’incendio che secondo una prima ricostruzione si sarebbe sprigionato all’esterno del sito in un silos di quelli usati per la lavorazione dell’alluminio e poi velocemente si sarebbe propagato al capannone.

Davanti agli occhi dei soccorritori si è presentata una scena apocalittica. È successo in piena zona industriale, ma per il rischio di esplosione gli uomini della protezione civile hanno chiuso la strada, mentre il Comune ha invitato i residenti a non uscire di casa e a tenere le finestre chiuse. Proprio perché nelle vicinanze non ci sono abitazioni, i rischi se dovessero essere rilevate sostanze nocive in circolazione, sarebbero limitati. Nell’aria è rimasto per ore un forte odore acre, percepibile anche a distanza. Non ci sono stati feriti, ma le operazioni di spegnimento sono andate avanti a lungo.

Non è la prima volta che succede. Qui, a giugno del 2018 aveva preso fuoco un filtro all’interno di una macchina e i vigili del fuoco erano stati costretti a intervenire con quattro squadre. Anche allora, fortunatamente, nessuno era rimasto coinvolto. Restano da chiarire le cause dell’incidente, come e perché ieri sia successo di nuovo, per ora non si esclude nessuna pista. Si indaga. L’azienda vanta importanti riconoscimenti ambientali e nel proprio sito internet sottolinea che "la produzione avviene ogni giorno in un ambiente controllato, i cui processi e standard sono certificati e verificati ogni anno per garantire a noi per primi un posto di lavoro sano e la sensazione inestimabile di avere la coscienza pulita. Abbiamo tutte le certificazioni internazionali Iso 9001 e 14001".

Parole che contrastano con quanto accaduto. Non è la sola fabbrica della zona a essere andata recentemente quasi in fumo. Il 1° gennaio, a pochi chilometri da qui, era successo alla Remer di Cassano d’Adda, marchio internazionale della rubinetteria. In poco tempo era andato a fuoco l’intero reparto assemblaggio valvole. Stessa paura e stesso scenario di Pozzo: fiamme altissime e rogo durato un’intera notte con pompieri al lavoro per limitare i danni ingenti anche in questo caso.

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