Covid, partita la corsa alla quarta dose del vaccino: 43mila lombardi prenotati in 20 ore

Oltre il 90% degli appuntamenti è stato fissato da 60-79 enni, con 12.300 richieste solo nel Milanese

Quarta dose di vaccino antiCovid

Quarta dose di vaccino antiCovid

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Quasi duemila prenotazioni prima di mezzanotte (il portale di Poste, come sempre, ha aperto in anticipo), oltre 21 mila nelle prime dodici ore e ieri alle sette di sera erano il doppio: 42.881 appuntamenti presi in Lombardia per la quarta dose di vaccino anticoronavirus, di cui 3.417 per ultraottantenni. E altri 39.267 – cioè più del 91%, 12.330 nella sola provincia di Milano - per 60-79enni che fino a lunedì potevano ricevere il secondo booster solo se considerate "a elevata fragilità" per altre patologie, e adesso invece rappresentano il grosso della nuova platea da rivaccinare (che include anche gli over 12 "a elevata fragilità") in base alle indicazioni arrivate lunedì sera dal Ministero: sono circa 1,8 milioni i sessantenni e settantenni lombardi arrivati alla terza dose.

A mezzogiorno, 13.894 dei prenotati per la quarta dose di ieri avevano già un appuntamento entro sabato e, faceva sapere l’assessorato regionale al Welfare, le agende disponibili per le iniezioni antiCovid entro il 31 luglio (è necessario prenotare le quarte e le terze dosi, solo per le prime e le seconde l’accesso ai centri vaccinali è libero) risultavano occupate al 55%, con un 45% di posti liberi, che a sera si sarebbe ridotto al 37,2% . La Direzione Welfare ha assicurato che monitorerà le richieste per valutare "un allineamento sulla programmazione estiva delle aperture dei centri vaccinali", e ieri, in risposta al Pd che teme che chi vuole il secondo booster prima di partire per le ferie non trovi posto, ha ricordato anche che, su 248.190 lombardi coperti con la quarta dose, ben 72 mila sono stati vaccinati nelle farmacie entrate nella campagna la scorsa estate, prima con una sperimentazione e poi, dall’autunno,con la terza dose, iniettando nel complesso "437.558 anticoronavirus", ricorda la presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca.

Ieri alle 19.30 , coi centri vaccinali ancora aperti, il bilancio di giornata era di 9.481 iniezioni antiCovid in Lombardia, di cui 7.189 come quarta dose e 2.056 come terza; circa il 57% degli ipotetici vaccini quotidiani che la Lombardia dovrebbe effettuare pro quota per esaudire il generale Tommaso Petroni, successore del commissario Figliuolo, che ieri ha chiesto alle Regioni di arrivare ad "almeno 100mila dosi al giorno" in tutta Italia. Ma il nodo è capire se i 32 hub principali per adulti che hanno continuato a somministrare l’antiCovid da aprile in Lombardia insieme a farmacie, reparti ospedalieri (per i loro pazienti), associazioni di medici di base e squadre domiciliari basteranno a far fronte a una domanda che sin qui era parecchio inferiore all’offerta: gli immunocompromessi possono ricevere la quarta dose da marzo, gli ultraottantenni da aprile, eppure di questi ultimi solo poco più di uno su quattro, fino all’altro ieri, l’aveva voluta. Certo il Ministero ha appena allargato un po’ anche queste platee, includendo nel secondo booster chi è stato infettato dopo la terza dose (sempre che siano passati almeno 4 mesi), e la nuova indicazione è stata trasmessa anche alle Rsa, che avevano già coperto con la quarta iniezione il 96% dei loro “papabili”. Nei prossimi giorni sarà più chiaro se si stia assistendo a una replica di quanto avvenuto lo scorso autunno col primo booster: partito a inizio ottobre per gli ultraottantenni (e per i sanitari), alla fine di quel mese per ultrasessantenni e maggiorenni fragili, nelle prime settimane le adesioni erano andate a rilento, e solo da novembre inoltrato, complici l’apertura a nuove fasce d’età, l’aumento dei contagi che sarebbero deflagrati a Natale con l’arrivo di Omicron, ma anche il rafforzamento del green pass, era scattata la corsa che ha portato a coprire oltre l’80% degli over 12 lombardi (e il 90% degli over 50) con la terza dose.

La vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Letizia Moratti intanto invita a "vaccinarsi e utilizzare le mascherine nei luoghi affollati. La quarta dose protegge da decorsi gravi della malattia e riduce il rischio di ospedalizzazione, i cittadini lombardi ne sono consapevoli e stanno aderendo in buon numero alla campagna vaccinale".

 

 

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