Milano, rivoluzione verde in corso Buenos Aires: il progetto pedonale divide il quartiere

Allo studio ampliamento di marciapiedi e parcheggi da eliminare. I commercianti: "Sarà un disastro"

Rendering di come cambierà il corso

Rendering di come cambierà il corso

Milano - Più spazio a pedoni, bici e monopattini. Meno alle auto. E via i parcheggi. Si potrebbe sintetizzare così il progetto di riqualificazione, al momento allo studio e non ancora definitivo, che interesserà corso Buenos Aires, l’arteria commerciale per eccellenza della città. Una rivoluzione per adesso solo abbozzata e che però già scatena proteste e divide i cittadini tra chi vorrebbe mantenere lo stato di fatto e chi invece punta al cambiamento. "Io ho 91 anni – comincia un residente interpellato in strada – e dico che così non va bene: non si può pensare di ridurre ancora lo spazio per le auto sul corso, che è anche una fondamentale strada di scorrimento, snodo che collega il centro alla periferia. Più spazio a bici e monopattini? Già molti non rispettano il rosso dei semafori. Da pedone ho rischiato più volte di essere investito". Gisella Teruzzi, habituè della zona, è invece favorevole al restyling: "Questa zona è servitissima dai mezzi pubblici, non ha senso accanirsi sull’uso dell’auto. Certo, c’è chi non può farne a meno ma allora si pensi a servizi specifici come per esempio taxi agevolati per chi è in difficoltà o per le persone anziane che faticano a spostarsi a piedi o in metropolitana. Basterebbe qualche accorgimento". Giovanna Turolla, custode, boccia invece il piano: "I marciapiedi sono già sufficientemente larghi".

In programma , oltre all’allargamento dei marciapiedi con posizionamento di alberature in vaso in alcuni tratti, c’è la conferma delle ciclabili (una pista per senso di marcia); da valutare se da proteggere con un cordolo per evitare la sosta selvaggia dei mezzi motorizzati. E due corsie per le auto, una per senso di marcia. I parcheggi che spariranno? L’intenzione del Comune sarebbe quella di recuperarli nelle vie laterali. Secondo indiscrezioni, gli uffici stanno lavorando in particolare per mantenere le aree di carico e scarico merci necessarie per le attività commerciali, gli spazi per gli hotel e le postazioni taxi. Ora Palazzo Marino si sta confrontando con le diverse realtà e categorie che lavorano sul corso.

Confcommercio intanto ha già chiesto modifiche, come il mantenimento di una parte del carico e scarico sullo stradone principale. Oltre a lasciare inalterati gli slarghi di servizio per gli alberghi e i posti per disabili. "Continuiamo a chiedere un tavolo di confronto per ascoltare commercianti, residenti e realtà che offrono servizi. L’ideale – commenta Gabriel Meghnagi, presidente Ascobaires e responsabile della rete associativa di vie di Confcommercio – sarebbe prevedere una terza corsia, centrale, per i mezzi di soccorso, senza allargare i marciapiedi. Questo progetto non scontenta solo i commercianti ma anche i residenti, penalizzati perché non potranno neanche più fermarsi a scaricare la spesa".

«Corso Buenos Aires è la via commerciale più importante d’Italia con 1,3 chilometri da un lato e altrettanti dall’altro interessati da attività commerciali, non solo di grandi marchi ma anche di piccole e medie imprese – continua Cristina Giraudo, dell’Ottica Soatin. Un luogo che è profondamente diverso da corso Vittorio Emanuele e via Dante, perché densamente abitato. Se si eliminano i parcheggi, i disagi saranno per tutti. Meglio mantenere la situazione attuale, che rispetta le esigenze di tutti. Se la ciclabile fosse protetta da un cordolo, le auto cercheranno di fermarsi comunque per brevi soste. E in caso di passaggio di mezzi di soccorso, cosa che avviene più volte al giorno, nessuno si potrà spostare vista la mancanza di spazio".

Voce fuori dal coro quella di Nicola Miglietta, del Caffè La Piazzetta in piazza Lima: "Un bel progetto quello prospettato dal Comune perché rende maggiormente fruibile la via dello shopping. Mi piacerebbe anche vedere degli alberi a fare ombra e ingentilire il cemento. Certo, non si può pensare di realizzare un piano del genere senza prevedere spazi adeguati per il carico e scarico delle merci e per chi deve utilizzare le auto per lavoro". Intanto, nel tratto tra le vie Petrella e via Pergolesi è già partito il primo intervento finanziato dagli oneri di urbanizzazione delle “Corti Segrete di Baires“. Da anni si pensa in grande, a un nuovo look che abbraccerà la città da piazza San Babila fino a via Padova, riqualificando pure piazzale Loreto.

 

 

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