Milano, movida da coronavirus anche dopo ottobre

Il Comune: i nuovi spazi all’aperto per dehors e tavolini potranno diventare permanenti. Ma via ai controlli sulle concessioni ai 1.364 locali

I dehors sono diventati la valvola di sfogo dei locali grandi e piccoli

I dehors sono diventati la valvola di sfogo dei locali grandi e piccoli

Milano, 2 luglio 2020 - La movida si allarga. Non solo temporaneamente, non solo fino al 31 ottobre, il periodo entro il quale la Giunta comunale ha previsto la concessione gratuita di occupazione di suolo pubblico (marciapiedi, strade, aree pedonali o aree verdi) a bar, ristoranti e locali per far fronte alle nuove regole sul distanziamento rese obbligatorie dall’emergenza coronavirus. No, l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran ieri mattina in commissione Arredo Urbano e Mobilità ha fatto capire per quanto riguarda i nuovi spazi occupati da dehors, tavolini e sedie "una parte delle autorizzazione concesse diventerà strutturale e definitiva" dopo la fine di ottobre e ha fatto un paio di esempi concreti: "Il progetto definitivo di pedonalizzazione di largo Treves e il progetto di Urbanistica tattica di via Pacini".

La sperimentazione della Fase 2 e 3 dell’emergenza Covid, dunque, si trasformerà in un piano di trasformazione degli spazi commerciali all’aperto in città. Fino a ieri le richieste di nuove occupazioni di suolo pubblico autorizzate dal Comune sono state 1.364, mentre quelle respinte sono state circa 500. Numeri che fanno una certa impressione. Prima dell’emergenza Covid erano 80 mila i metri quadrati concessi dal Comune alle attività commerciali all’aperto. Nelle settimane post-Covid sono stati già autorizzati 45 mila mq di nuovi spazi.

Un incremento notevolissimo e non controllato. Maran, infatti, ammette che finora non è stata comminata "nessuna sanzione", ma annuncia che "ora inizieranno i controlli" per verificare che nessun bar, ristorante e locale si sia allargato oltre i limiti concessi dal Comune. Anche perché all’amministrazione iniziano ad arrivare lamentele dai residenti che abitano sopra alcuni dei locali che hanno ottenuto nuove concessioni di occupazione di suolo pubblico, pur limitate fino alle 24.30 proprio per evitare disturbi in orario notturno per chi abita in quelle strade. Il rischio che la movida selvaggia si allarghi, anche dopo ottobre, però, è concreto. L’assessorato alla Partecipazione guidato da Lorenzo Lipparini, intanto, ieri ha inserito nel geoportale Internet del Comune una mappa in cui si possono vedere tutte le nuove autorizzazioni Cosap concesse da Palazzo Marino.

Il capogruppo di FI Fabrizio De Pasquale, nel frattempo, chiede alla Giunta di proteggere adeguatamente gli spazi per la movida, mentre un altro azzurro, Alessandro De Chirico, si dice preoccupato dalla riduzione dei posti auto per i residenti. L’assessore alla Mobilità Marco Granelli replica che la sicurezza delle nuove aree "sarà garantita da strutture già testate in via Ascanio Sforza. La riduzione dei parcheggi? Solo il 10% in meno, ma stiamo lavorando per trovare un equilibrio per quelli riservati ai residenti".  

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