ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Comunità energetica rinnovabile. Ecologia è bene, solidale è meglio

Il Comune di San Donato lancia il progetto CerSando e cerca privati, gruppi, enti pubblici e aziende. L’obiettivo è produrre e condividere "elettricità pulita", abbattendo bollette ed emissioni di Co2. .

Il primo passo del progetto “CerSando“ è l’installazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 124 Kwp sul tetto della scuola Galileo Galilei

Il primo passo del progetto “CerSando“ è l’installazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 124 Kwp sul tetto della scuola Galileo Galilei

Gruppi di persone, enti pubblici e privati, che si uniscono per produrre, condividere e consumare energia da fonti rinnovabili. Con l’obiettivo di attivare la prima comunità energetica cittadina, il Comune di San Donato ha promosso, insieme al comitato locale della Croce rossa, il progetto CerSando, che è stato premiato da Fondazione Cariplo con un finanziamento di 100mila euro nell’ambito del bando “Alternative“.

Le risorse ottenute andranno a sostenere il progetto – del valore totale di 240mila euro – che prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico, della potenza di 124 Kwp, sul tetto della scuola Galileo Galilei, con la costituzione e gestione della prima comunità energetica sandonatese, per i primi due anni.

Il programma CerSando rientra nella strategia voluta dalla classe politica locale per attivare in città percorsi virtuosi in materia di efficienza energetica, con un abbattimento dei consumi e, di riflesso, una maggiore attenzione all’ambiente. "L’assegnazione del finanziamento da parte della Fondazione Cariplo – commenta il vicesindaco Carlo Barone, titolare della delega all’ambiente – certifica la bontà del progetto realizzato grazie all’ottimo lavoro congiunto dell’Ufficio progetti e dell’Ufficio tecnico. Un progetto ideato per attivare la prima Comunità energetica rinnovabile e solidale di San Donato. Nel promuovere questa iniziativa, abbiamo fatto nostri i principali obiettivi alla base delle Cers, realtà che garantiscono ai loro membri sia la riduzione delle bollette grazie all’energia autoprodotta e condivisa sia l’abbattimento delle emissioni di Co2 attraverso l’uso di energie rinnovabili. Così si promuove anche una maggiore coesione sociale attraverso un uso più equo delle risorse".

L’esempio di San Donato non è isolato. Sono diversi i Comuni che stanno cercando di favorire, sul proprio territorio, la nascita di comunità energetiche rinnovabili per abbattere i consumi e le emissioni inquinanti. Oltre ad avere una ricaduta pratica, in termini di riduzione del costo delle bollette, queste iniziative si muovono nell’ottica di una sensibilizzazione a un uso consapevole delle risorse. Anche le istituzioni superiori cercano d’incentivare questi processi virtuosi. Entro il 2027 si prevede la nascita di 6mila comunità energetiche in Lombardia. Un tema destinato a restare di stretta attualità.