REDAZIONE MILANO

"Compresi subito che aveva qualcosa di magico"

Addio a Isa Stoppi, modella di culto degli anni Sessanta e musa di grandi fotografi. Nata nella Libia coloniale e vissuta nel piacentino, si considerava milanese d’adozione. Nel ’62 è stata scelta per rappresentare l’Italia a Miss Universo. Ma l’incontro decisivo sarebbe stato quello, due anni più tardi, con il fotografo milanese Gian Paolo Barbieri: "Ero all’inizio della mia carriera. Cercavo di trovare modelle che mi aiutassero per realizzare i miei primi cataloghi. In quegli anni era difficile perché c’erano solo ragazze che facevano sfilate nei piccoli atelier. Fu mio fratello Renzo a presentarmela. Feci insieme a lei un sevizio di costumi da bagno per la Standa e il risultato fu abbastanza mediocre. Si presentò con una frangetta e aveva un taglio di capelli molto comune. Ma avevo colto che ci fosse qualcosa di magico in lei, che mi spinse a voler lavorarci ancora insieme, fino a diventare grandi amici" spiega il celebre fotografo di moda.

Prima di ritrarla nel suo noto scatto con un boa attorno al collo - in cui appare come "una Iside bionda per portamento e personalità" - c’è stato un passaggio importante: "Pablo Manzoni, make up artist di Elizabeth Arden, era mio ospite a Milano, gli chiesi di aiutarmi a cercare qualcosa di più interessante perché avevo capito le potenzialità di Isa. Lei si presentava nelle vesti di pin up e non andava bene. Così la portammo nel salone di Arden in Montenapoleone, le facemmo fare un taglio più glamour, togliendo la frangetta e tingendo i capelli di un biondo più luminoso: il risultato fu un miracolo. A fronte libera i suoi occhi presero vita e divennero il punto più interessante del suo volto. Facemmo un test. Pablo utilizzò per il trucco dei minuscoli fiori ed io mi feci prestare dallo zoo di Milano un pitone. Ne uscì una foto bellissima. Quando Isa andò a New York, Diana Vreeland sventolò questa sua immagine ai suoi collaboratori, dicendo con voce profonda "I want this" (voglio questa ndr)". Entrata nella corte di Vreeland, editor di Vogue, finì sulle copertine delle maggiori riviste attraverso l’obiettivo di Helmut Newton e Richard Avedon. Per Avedon, Isa era "la donna più bella del mondo, con due laghi al posto degli occhi". Per Barbieri anche altro: "Era intelligente e aveva il dono di rendere unico tutto ciò che indossava: una tigre bionda dagli occhi color acqua marina". Nel 1972, a 26 anni, Isa mollò il successo per sposare Gian Germano Giuliani, ex patron dell’azienda dell’amaro medicinale. "Non si è mai pentita della sua scelta" dice Barbieri. I funerali si sono svolti ieri nella parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli. A.L.