LAURA LANA
Cronaca

Case popolari in vendita ma a Sesto San Giovanni i prezzi sono alle stelle

Sette appartamenti comunali sono stati messi all’asta dall’ente con cifre record: si va dai 100mila fino ai 183mila euro per il primo incanto

La crescita dei prezzi del mercato immobiliare non risparmia neppure le case popolari

La crescita dei prezzi del mercato immobiliare non risparmia neppure le case popolari

Sesto San Giovanni (Milano), 22 aprile 2024 –  Il mercato immobiliare alle stelle, che ormai sta segnando il territorio sestese, non risparmia neanche le case popolari.

Sette appartamenti comunali sono stati messi in vendita dall’ente con cifre record: si va dai 100mila fino ai 183mila euro per il primo incanto. Si tratta della base d’asta, poi sono previsti i rialzi: chi più offre, meglio alloggerà.

Gli alloggi si trovano tutti in via Livorno, nell’estrema periferia di Cascina Gatti. E, nonostante le condizioni di abitabilità, le case saranno comunque da sistemare, ad esempio nella disposizione degli spazi, e da arredare. Al civico 563 si dismette la maggior parte degli alloggi: un bilocale al secondo piano di 54,79 metri quadri con base di partenza a 91.500 euro, un altro bilocale di 62,59 metri quadri al terzo piano a 110mila euro, uno di 62,72 metri quadri al sesto piano a 110.300 euro, un trilocale al terzo piano di 67,48 metri quadri a 118.600 euro, un bilocale ampio di 68,30 metri quadri al sesto piano a 120.100 euro e un trilocale di 77,36 metri quadri al sesto piano a 135.800 euro.

L’appartamento più costoso si trova al civico 236 ed è un quadrilocale di 104 metri quadri: in questo caso la base parte da 183mila euro. L’asta pubblica, con offerta al rialzo, è già aperta e per partecipare c’è tempo fino al 31 maggio. Possono presentare l’offerta persone fisiche, ma anche imprese individuali, società o altri enti, versando una garanzia pari al 5% dell’importo del primo incanto

. Una decisione, quella di dismettere parte del patrimonio immobiliare, che ha suscitato diverse polemiche. "Le case popolari in questo modo perdono il loro scopo, che non è fare cassa, ma dare una sistemazione alle famiglie fragili, che non hanno la forza di stare sul libero mercato - commentano i comitati per la casa -. Con tutti gli sfratti che si stanno susseguendo e le persone in lista d’attesa per un alloggio comunale, non è un bel segnale".