![Il piano di sicurezza: 880 uomini tra Duomo, vie della movida, periferie e stazioni ferroviarie. Sedici feriti per i botti, uno rischia di perdere un occhio. Fiamme e tensione in via Zamagna. Il piano di sicurezza: 880 uomini tra Duomo, vie della movida, periferie e stazioni ferroviarie. Sedici feriti per i botti, uno rischia di perdere un occhio. Fiamme e tensione in via Zamagna.](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MWIyMDlmYTgtMjJlOS00/0/capodanno-sotto-sorveglianza-in-50-fuori-dalle-zone-rosse-san-siro-rogo-e-raid-anti-polizia.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Il piano di sicurezza: 880 uomini tra Duomo, vie della movida, periferie e stazioni ferroviarie. Sedici feriti per i botti, uno rischia di perdere un occhio. Fiamme e tensione in via Zamagna.
Centro, movida, stazioni, periferie problematiche e obiettivi sensibili sotto stretta sorveglianza. Flussi di auto e persone mappati ora dopo ora dal punto di osservazione della circonvallazione esterna. Il piano di sicurezza predisposto dal prefetto Claudio Sgaraglia e dal questore Bruno Megale per Capodanno ha puntato tanto sulla prevenzione e sullo studio delle dinamiche del territorio, sovrapponendo i servizi di ordine pubblico che ogni anno caratterizzano la sera di San Silvestro all’intensificazione dei controlli (in vigore dal 30 dicembre al 31 marzo) in cinque aree della città; in totale, sono stati schierati 880 uomini tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti della polizia locale. Il bilancio del giorno dopo, reso noto da Palazzo Diotti, parla di più di duemila controllati (2.079 per l’esattezza): a 50 di questi, molesti (come alcuni giovani nei confronti di un gruppo di ragazze incrociate in Galleria dopo la mezzanotte) o aggressivi e contestualmente già noti alle banche dati per precedenti per reati specifici come furto, rapina, lesioni o spaccio, è stato notificato un ordine di allontanamento da una delle cosiddette "zone rosse" (Duomo, Darsena-Navigli, Centrale, Rogoredo-Corvetto e Garibaldi).
Altre 93 persone sono state accompagnate per identificazione e accertamenti, di cui tre per violazione delle normative sull’immigrazione; due i denunciati, uno per resistenza e uno per porto abusivo di un coltello. Nonostante non ci fossero eventi in programma, nelle ore a cavallo di mezzanotte, il Duomo è diventato, come da tradizione, il centro di gravità permanente per circa 25mila persone, che hanno scelto il cuore di Milano per salutare l’arrivo del 2025. Transennati sagrato alto e albero di Natale, il resto della piazza è sempre rimasto fruibile, anche se già attorno all’una i mezzi di Amsa sono entrati in azione per ripulirla da cocci di bottiglia e residui dei fuochi d’artificio; le forze dell’ordine hanno monitorato costantemente la situazione dalle postazioni all’ingresso dell’Ottagono e agli angoli delle vie limitrofe (via Torino, via Mengoni, via Orefici, via Pattari, corso Vittorio Emanuele). Una ventina coloro che hanno avuto bisogno di cure mediche nel posto avanzato interforze allestito davanti a Palazzo Reale: in 17 sono stati poi accompagnati in ospedale, tra cui un quindicenne ferito a un occhio da un petardo e finito in codice giallo alla clinica De Marchi.
A proposito di botti, in 16 si sono presentati in pronto soccorso per ferite più o meno gravi: uno rischia di perdere un occhio. In via Giambellino, un trentaseienne egiziano ha raccolto da terra un petardo inesploso, procurandosi lesioni a volto e braccio. Super lavoro per i vigili del fuoco (122 interventi complessivi), chiamati soprattutto a spegnere piccoli roghi in strada o su balconi e terrazze, innescati dalla deflagrazione di fuochi d’artificio. Tensione in zona San Siro, presidiata sin dal mattino dalla polizia con un dispositivo ad hoc: attorno alle 0.20, circa duecento ragazzi hanno dato fuoco a un mucchio di rifiuti davanti allo stabile di via Zamagna 4; quando i reparti inquadrati sono avanzati dalla vicina piazzale Selinunte per disperdere la folla e aprire la strada ai pompieri, alcuni hanno lanciato sassi e bottiglie contro gli agenti. Tutto è durato pochi secondi, senza contatti con le forze dell’ordine; sul caso sta indagando la Digos. Alert su fiamme in strada e violenti scoppi sono arrivati da diversi quartieri; e sui social sono comparse le solite foto di giovanissimi con armi in pugno, quasi certamente finte. "Anche quest’anno, purtroppo, sono numerose le segnalazioni di botti sopra le righe, piccoli incendi e danneggiamenti", fa sapere Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento dei comitati milanesi.