È sparita la cancellata d’ingresso del parco del Lamberin. Si tratta di una cancellata alta circa due metri e larga quattro in legno massiccio e di un secondo cancello pedonale in metallo battuto. Sono all’ingresso dell’oasi naturale, vengono chiusi la sera e riaperti la mattina. Ieri sono spariti. I ladri hanno agito di notte. L’allarme lanciato da Augusto Sandolo dell’associazione VivOpera. Era andato a fare una passeggiata e ha visto che la cancellata è stata sradicata. Per portarla via i ladri devono necessariamente aver adoperato un camion. Quando ancora non si sono sopite le polemiche sulla nuova legge per le governance del parco Agricolo del Sud Milano ecco l’ennesimo assurdo episodio che ancora una volta mette a nudo tutte le falle della gestione di un parco che vive “solo sulla carta”. Il furto della notte scorsa riguarda una delle oasi più belle del Sud Milano, gestita da città metropolitana, ma come tante altre aree abbandonata a se stessa. "Quell’area la sento anche un po’ mia perché ho contribuito in prima persona, una ventina di anni fa quando ero assessore, alla sua nascita. Ma va gestita con intelligenza - spiega Augusto Sandolo -. Trovo assurdo un gesto simile. Come dico da tanti anni, questa bellissima oasi va gestita e preservata in maniera intelligente. Invece è abbandonata a se stessa". L’unica speranza di risalire ai ladri delle cancellate del parco del Lamberin è legata alle telecamere del circuito di videosorveglianza che controllano tutti gli accessi ad Opera. L’accesso all’oasi del Lamberin si trova nella zona industriale di Opera (e si accede dalla ex sp 28 vigentina), una zona che di notte è praticsmente deserta.
Massimiliano Saggese
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