Rapide mosse da prestigiatore, così le borseggiatrici derubano i turisti / VIDEO ESCLUSIVO

Il filmato che inchioda le donne

Ladre in azione

Ladre in azione

Milano, 21 luglio 2018 - Un paio di secondi bastano per rubare una borsa, passarla alla complice e svanire. Quando la vittima, una turista americana diretta all’aeroporto per tornare a casa, si accorge di essere stata derubata e di non avere più con sé nessun documento (passaporto compreso) né carte di credito e né cellulare, le borseggiatrici sono già lontane col bottino in mano. Il colpo, l’ennesimo messo a segno dal trio composto da Renata Osmanovic, 30 anni, Susanna Sejdic, 32, nate in Italia, e Hajrija Hamidovic, 31, bosniaca, tutte con una sfilza di precedenti e senza fissa dimora, 16 figli in tre più uno in arrivo, è stato commesso una settimana fa su uno dei tapis roulant della stazione Centrale, vicino alle scale che collegano l’ammezzato a piazza Duca D’Aosta. Tutto ripreso dalla telecamera di sorveglianza. Un’azione da prestigiatrici, talmente veloce che un occhio non esperto fatica a distinguere le mosse. Ai ghisa che perlustravano la zona, però, non è sfuggita quella borsa maneggiata dalle “facce note” subito dopo il furto: le tre sono state bloccate e arrestate a tempo di record dagli agenti del Nucleo reati predatori della polizia locale diretto dal comandante Marco Ciacci e coordinato da Varno Maccari e Marta Tampieri. Ma riavvolgiamo il nastro. È venerdì. Sono passate da poco le 14 e le tre borseggiatrici scrutano il tappeto mobile a caccia di vittime.

Si muovono quando vedono due turiste (due sorelle, americane). E attuano un copione messo in scena chissà quante volte. Sul tapis roulant, una delle tre cammina davanti a una delle due sorelle. Raggiunto l’ammezzato indugia, rallenta la marcia, sia per frenare la turista e sia per distrarla. È il momento buono: dietro la vittima ci sono le due complici. Una infila la mano nel bagaglio da viaggio della donna (tenuto sulla schiena) e arraffa la borsa all’interno. Dentro ci sono passaporto, due carte di credito, la tessera sanitaria, la patente, i documenti della macchina e un cellulare. Né la vittima e né le persone attorno si accorgono di nulla. La borsa passa da una mano al’altra, le tre ladre fuggono. E per abbassare le probabilità di essere riconosciuta, la Hamidovic, colei che era davanti alle turiste, si cambia la maglietta e si raccoglie i capelli. In base a quanto ricostruito con l’aiuto delle immagini, a compiere materialmente il furto sarebbe stata la Osmanovic, che è incinta di 8 mesi (l’unica tra le tre a non essere ora dietro le sbarre).

I ghisa notano le tre che si passano la borsa sulle scale verso piazza Duca d’Aosta e le bloccano per un controllo. Passano al setaccio il contenuto della borsa e non hanno dubbi sul furto. Pochi minuti e rintracciano la turista appena derubata, ancora all’interno della stazione, agitata per essersi ritrovata senza documenti e sapendo che di lì a un’ora avrebbe dovuto prendere un aereo. Chiedeva informazioni per sporgere denuncia e ha riavuto la sua borsa. Stavolta, alle tre ladre, è andata male.

 

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